Il dono
- Autore: Cecelia Ahern
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2009
Un romanzo, quasi una favola, ambientato nel periodo natalizio è “Il dono” di Cecelia Ahern, già autrice di altre pubblicazioni di successo come “P.S. I love you” e “Un posto chiamato qui”.
Questa è la storia di Lou Suffern, un uomo realizzato sia a livello familiare che lavorativo. Lou possiede una bellissima casa, ha una dolce moglie, Ruth, e due magnifici figli, i piccoli Lucy e Pud eppure pare non essere ancora pienamente soddisfatto. Vuole realizzarsi maggiormente a livello lavorativo e, a questo scopo, pianifica così tanti impegni che né la sua agenda né le sue giornate possono contenere. E’ questo il prezzo del successo: essere in perenne lotta con l’orologio per riuscire ad incastrare appuntamenti di lavoro che, però, costringono il protagonista a lasciar da parte coloro che, invece, a lui tengono veramente, cioè i suoi familiari. Ma, pochi giorni prima di Natale, tutto, casualmente e inaspettatamente, cambia. Lou fa un incontro strano: di fronte al proprio ufficio conosce Gabriel, per tutti Gabe, un giovane barbone seduto davanti al palazzo in cui il protagonista lavora. Le parole scambiate tra i due uomini che paiono avere quasi la stessa età e, anche se vestiti diversamente, somigliarsi fisicamente, sono il primo tocco di magia... Lou, colpito dalla personalità garbata e intelligente di Gabe, gli trova un lavoro, proprio accanto al suo ufficio ma non sa assolutamente perché fa ciò. Gabe si rivela subito un essere speciale, capace di andare all’essenza delle cose, di leggere nell’animo delle persone usando sempre le parole giuste. L’amicizia fra i due si fa più stretta e Gabe donerà al protagonista “qualcosa di magico” che cambierà il corso degli eventi e lo renderà un uomo diverso da quello che era prima. Dice Raphie, la voce narrante della storia, “Gabe ha regalato a Lou il tempo” che, come si vedrà nello svolgersi degli eventi, è quello per donare e, soprattutto, per amare ma le cui vicende possono avere cambiamenti radicali e imprevisti.
Il romanzo ha un finale inaspettato ma intenso e assolutamente consono con il significato della storia: essa ci fa riflettere non solo sul Natale, bensì sul significato della vita stessa e di come la si spende.
“All’inizio ho detto che la storia racconta di una persona che scopre se stessa. Credevate che stessi parlando di Lou Suffern, giusto? Sbagliato, stavo parlando di tutti noi..... Udiamo il tic tac attutito che spazza il silenzio e spesso lo vediamo, ma non lo ascoltiamo. Ogni secondo lascia un segno nella vita di ciascuno, arriva e se ne va, svanendo senza squilli di tromba, disperdendosi nell’aria come il fumo che si leva da un dolce di Natale appena sfornato. Il tempo ci riscalda e, quando è finito, ci lascia al freddo. E’ più prezioso dell’oro, dei diamanti, del petrolio o di qualsiasi tesoro. Il tempo non ci basta mai; il tempo crea conflitti nei nostri cuori e, quindi, dobbiamo usarlo saggiamente. Non possiamo impacchettarlo, mettergli un fiocco e lasciarlo sotto l’albero per la mattina di Natale. Non possiamo regalare il tempo, ma possiamo condividerlo”.
Le parole di Cecilia Ahern hanno un profondo significato. Ora, quindi, un augurio: questo Natale sia davvero l’occasione per “vivere il tempo” apprezzandolo attimo per attimo, accanto a chi, per noi, conta davvero.
Il dono
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