Il fantasma del lettore passato. La favola natalizia dell’avvocato Ferro
- Autore: Desy Icardi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2020
Chi scrive, quando lesse L’annusatrice di libri, capì che c’era qualcuno capace di scrivere di quotidianità e del mondo platinato, come Luciana Littizzetto, senza inerpicarsi per vie tortuose come la politica.
Desy Icardi che, come professione primaria fa la formatrice aziendale, è il mio tallone di Achille: la leggo beandomi. Questo racconto lungo è proprio quel misto di malinconia e divertimento che rende i suoi libri irresistibili.
In questa favola natalizia che non deve spaventare chi odia le feste, perché sono solo un intralcio anche nel racconto, ha come titolo Il fantasma del lettore passato. La favola natalizia dell’avvocato Ferro (Fazi editore, 2020).
Il Dottor Ferro, avvocato in pensione, ha sfidato la sorte per avere del tempo supplementare per fare quello che ne fa un essere umano: un lettore accanito, un bibliofilo, anche lui amante dei libri, da gustare e assaporare come fossero pane caldo e buonissimo accanto a fette di formaggi misti. Ma a Natale questo “aperitivo” tra i libri è rovinato da chi entra in libreria solo per i regali natalizi.
Quindi al nostro protagonista tocca dare ascolto a un padre che cerca per la figlia studentessa universitaria quel libro che non finisce mai perché il protagonista non dorme mai senza il bacio della mamma - che, spoiler, sarà morta nel frattempo - o l’altro libro sul ragazzo malinconico che sta sempre a Central Park.
Il fatto interessante è che Desy Icardi non giudica in modo acido o snob, anzi sembra che sia dalla parte dei lettori mansueti, che hanno voglia di insegnare ai non lettori quello che si perdono.
Poi, certo, c’è il suo personaggio, l’avvocato Ferro, che inizialmente non è uno troppo simpatico. Fortunatamente ha una signora che da molti anni si occupa di rigovernare casa e cucina. Così lui può restare solo a catalogare i suoi amati libri.
L’ex avvocato ha delle manie veramente al limite del probabile: di fronte a un invito per il 23 dicembre, antivigilia, se ne esce con una scusa cosi ridicola che poi gli tocca ritrattare. A invitarlo sono persone a modo e non invadenti, come può esserlo una famiglia, e sempre gentili.
D’altra parte anche i regali sono sempre gli stessi: lui fa arrivare ai vicini l’ultimo libro successo di uno scrittore famoso e loro a lui regalano sempre e solo saponi di marca, giustificando l’utilità del pensiero.
Il fatto che l’avvocato legga il Giulio Cesare di Shakespeare in latino, non ne fa una buona persona, ma solo un uomo che ambisce a una immortalità di “plastica” dal momento che non ci ricorderemo degli scrittori e delle scrittrici, tanti e troppi, mentre alcuni personaggi di cronaca li ricordiamo di più.
L’avvocato, in realtà, vive nella fantasia della scrittrice nel 1959, ma alcuni problemi sembrano eterni.
Per dire, l’avvocato Ferro ha sempre la qualifica di anziano, mentre alla sua età ora si direbbe che ne ha dieci di meno. L’avvocato non è sposato e a nessuno intorno a lui pensa che sia il caso di fargli conoscere una donna matura. Lui ha una domestica, il che basta e avanza.
Leggere un libro per l’avvocato Ferro era estenuante, abbastanza spesso, perché il libro non era di suo gusto ma, per rispetto di sé stesso, lo finiva.
Se non veniva invitato da qualcuno della famiglia, andava a mangiare a Natale dai vicini, che ormai conoscevano vizi e virtù dell’inquilino. Perché nessuno restava solo il venticinque dicembre.
Alcune cose che ho elencato valgono anche per oggi, ma in realtà è cambiato tutto, come ben espresso dalla famosa citazione del Il Gattopardo, il libro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Il fantasma del lettore passato è solo un racconto lungo, ma vi farà venire la voglia di leggere altre opere di Desy Icardi.
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