Il femminicidio in Italia. Cinque anni all’inferno
- Autore: Antonio Gioiello
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Ho avuto questo saggio, dal titolo Il femminicidio in Italia. Cinque anni all’inferno (Armando editore, 2023), tra le mani nei giorni di angoscia per la sorte della giovane Giulia Cecchettin: ancora un femminicidio, ancora una morte per mano di chi sosteneva di amarla.
Quanti nomi dovrei scrivere e nulla mi porta consapevolmente a pensare che questa lunga scia di sangue di giovani donne, di madri, verrà fermata!
Il femminicidio è un’importante questione sociale, una vera emergenza ancora oggi senza una risposta adeguata nell’ambito del diritto. L’autore è Antonio Gioiello, calabrese, uno psicologo-psicoterapeuta con esperienza nel settore delle dipendenze patologiche, della salute mentale e dei disturbi da abusi e maltrattamenti.
È presidente dell’associazione “Mondiversi ets” che gestisce il Centro Antiviolenza Fabiana e due Case Rifugio per donne vittime di violenza.
È componente dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere della Calabria. Ma cosa si intende per femminicidio? Perché si viene uccise?
Il saggio raccoglie cinque anni di studi, con numerosi casi di femminicidio avvenuti in Italia tra il 2018 e il 2022, confrontati con i dati forniti da Istat, Eures, Servizio Analisi Criminali del Ministero dell’Interno.
Il termine “femminicidio” storicamente è stato introdotto da Barbara Spinelli, attivista per i diritti umani, che lo riprese da studi americani e messicani sul fenomeno della violenza sulle donne.
L’importanza di questo libro, scrive nella prefazione Virginia Ciaravolo, psicoterapeuta e criminologa, sta proprio in questo, nel dare voce a un fenomeno al quale ci siamo abituati.
Nel saggio l’autore elabora un’indagine analitica e scientifica sui dati di violenza sulle donne provenienti da tutte le regioni italiane, che ha fornito allo studio in questione e, a una prima lettura a noi, una preoccupante realtà nonostante le massicce campagne di informazione nelle scuole, lo sviluppo di un’assistenza psicologica e anche la formazione di forze dell’ordine istruite alle storie di violenza.
Ha dovuto proiettarsi umanamente nelle tragedie familiari, nel dolore, nella disperazione per comprendere cosa porta un uomo a uccidere una donna o a maltrattarla fino alla morte.
Eventi tragici per i quali l’autore si è posto domande e ha cercato risposte. La stesura di questo libro, dichiara, è stata come una discesa negli Inferi.
La morte di una una donna è una tragedia che interroga le coscienze e costringe a ripensare il rapporto uomo donna.
E ancora, sono eventi imprevisti dovuti a momenti di rabbia, oppure c’è qualcosa che ancora non è stato fatto o regolamentato per proteggere le donne?
Con il disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei Ministri in data 7 giugno 2023 sono state previste norme più rigorose per contrastare il dilagante fenomeno dei femminicidi: tecnicamente non esiste una vera e propria normativa contro il femminicidio, ossia il “reato di femminicidio”, ma più un insieme di norme di contrasto alla violenza di genere, tra cui rientra anche il femminicidio.
Tante le storie di donne vittime di uomini violenti, che fanno non solo riflettere, ma che riportano al pensiero che la violenza sulle donne possa essere un fatto culturale profondamente radicato nella nostra società. Basterebbe ricordare il “delitto d’onore”, in vigore fino a qualche decennio fa, bandito dal 1981: non era punibile e veniva giustificato con molte attenuanti. Una sorta di “licenza ad uccidere”, scrive l’autore. Gli studi del prof. Gioiello sono stati seguiti e analizzati soprattutto nell’ambito familiare, ed è lì che si annidano i moventi a cui seguono maltrattamenti fino all’uccisione della donna: il dramma della gelosia e la separazione, elemento principale nei casi di femminicidio, sia per le coppie sposate, conviventi o per le coppie di fidanzati.
Il femminicidio in Italia è la narrazione drammatica e di utilità sociale di una lunga raccolta di storie di donne sfregiate e deturpate, di donne che dicono “no”, urlano “no” e che vengono poi violate, di donne vittime di oltraggio e dileggio del revenge porn, di donne uccise, di stragi di intere famiglie, e dei sopravvissuti, gli orfani di femminicidio, che sono le vittime silenziose dei crimini domestici.
Una lettura che lascia l’amaro in bocca, e che fa male al cuore.
La trama delle storie raccolte e raccontate conduce a ritenete che non esistano femminicidi imprevisti ed imprevedibili, ma che essi siano scritti da una parte nella realtà sociale e culturale nella quale viviamo e dall’altra nel rapporto che si sviluppa nelle relazioni uomo – donna.
Il femminicidio in Italia. Cinque anni all'inferno
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