Il giardino dei raggi di luna di Sarah Addison Allen

Il Giardino dei Raggi di Luna, il terzo libro scritto da Sarah Addison Allen (già autrice de "Il profumo del pane alla lavanda" e di "Giorni di zucchero fragole e neve"), uscito per la casa editrice Sonzogno nel 2012, ha ricevuto pareri contrastanti... ed ecco il mio. A prima vista leggendo la quarta di copertina la trama sembrava interessante e poteva essere sviluppata in modo molto carino (cosa in cui l’autrice, a mio parere, non è riuscita).

Emily ha diciassette anni, ha appena perso la madre in un incidente d’auto e per questo dovrà trasferirsi a Mullaby, un paesino del Nord Carolina dal nonno materno, mai conosciuto. Mullaby è un paesino strano pieno di gente strana e con dei segreti: c’è Julia, con le braccia piene di cicatrici, che sforna in continuazione biscotti davanti alla finestra spalancata; c’è il nonno talmente alto da sembrare un gigante; c’è Win che non può uscire di notte e il cui destino (e quello della sua famiglia), già dal passato, è legato a quello della nuova arrivata. Per Emily tutto questo è veramente troppo strano, perché tutti la guardano male? Qual è il segreto che sua madre nascondeva quando viveva nel paesino? E quello degli altri abitanti? La ragazza si dovrà affidare al suo cuore per scoprirlo.

Il romanzo scorre molto molto lentamente:
- la prima parte sembra non finire mai: sai che sta per succedere qualcosa ma questo qualcosa non arriva mai... veramente molto poco coinvolgente;
- nella seconda parte inizia a succedere qualcosa e il libro (per circa 10 secondi) si riprende ma poi arriva il finale agrodolce, banale: i segreti vengono scoperti e tutti si prendono per mano e si accettano per quello che sono veramente. Tutto si svolge esattamente come ci si aspetta, niente sorprese o colpi di scena... Sono tutti felici e contenti, tranne me (e molti altri lettori) che sono rimasti delusi da questo libro. Dov’è finita la magia e l’inventiva di "Giorni di zucchero fragole e neve"???