Il giardino delle meraviglie di Lucia Scuderi

Possono profumare i libri, possono dare sensazioni di piacevole frescura?
L’album illustrato della bravissima artista siciliana Lucia Scuderi, anche se solo di carta, ci immette in un universo di odori, sensazioni tattili, atmosfere colme di immagini lussureggianti tipiche della flora di una parte specifica del Mediterraneo, quella delle terre siciliane, dalle quali non ci si riesce a distaccare: 23 piante, note, notissime o sconosciute compongono questo specialissimo erbario, termine riduttivo per indicare la collezione di piante, alberi, arbusti, frutti, fiori che l’autrice ci descrive nella parte sinistra delle grandi pagine del libro, mentre nella destra campeggiano le piante che occupano tutto lo spazio del pur grande formato del volume.

Si comincia con l’aloe, una pianta che viene dall’Africa, immortalata in una pagina di Federico De Roberto, il grande romanziere siciliano,

“e poi ancora le agavi, i banani, gli aloè”

le agavi, appunto, citate da Primo Levi

“Ho aspettato molti anni prima di esprimere questo mio fiore altissimo e disperato, brutto, legnoso, rigido, ma teso al cielo”.

Piante provenienti da continenti lontani, come il limone, originario dell’India e dell’Indocina, con cui, suggerisce l’autrice, si possono cucinare polpette in foglie di limone, con annessa ricetta; la palma, una delle piante più antiche, addirittura risalente a 80 milioni di anni fa, anche se giudicata resistente, viene ora assalita del punteruolo rosso che ne sta facendo strage; citazione da “Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati,

“Ecco la palma con cui avrei cambiato tutti i giardini di Versaglia”.

Meno conosciuta la Echeveria, una pianta dalle foglie carnose proveniente dal Messico, e che deve il suo nome dal botanico settecentesco Atanasio Echeverria, o l’Echinocactus, noto come “cuscino della suocera”, capace di crescere a dismisura fino a raggiungere un metro di diametro.

L’ultima delle piante che Lucia Scuderi passa in rassegna con attenzione da acuta conoscitrice è il notissimo Ulivo:

“Nella Genesi, al placarsi del Diluvio universale, una colomba portò un ramoscello d’ulivo a Noè per annunciargli che la terra e il cielo si erano riconciliati”.

Lo studio attento dell’autrice dei testi che corredano le straordinarie illustrazioni, fanno di questo album un prezioso strumento per insegnanti, una gioia per gli occhi degli amanti delle piante, una guida sicura per chi vuole conoscere e coltivare il verde, sia che ami il fiorire della meravigliosa Bouganvillea, o preferisca il blu intenso del Plumbago, o decida di affidarsi all’infuso della Passiflora che, come dice Federico Garcia Lorca,

“Dormir tranquillo / come dormite voi, / passiflora e stelle…”

Pochi colori, i diversi verdi delle foglie, il fucsia della Bouganvillea, l’arancio, il giallo del limone, il rosso del ficodindia, il nero del cappero, ci restituiscono un ambiente che

“sembra una serra fatta di carta e di colori”

pieno di informazioni preziose e curiose, di citazioni colte, di voglia di raggiungere i luoghi così ben evocati attraverso una lezione di botanica leggera ed accattivante.