Il giardino di Amelia di Marcela Serrano

“Il giardino di Amelia” (titolo originale La Novena, traduzione di Michela Finassi Parolo, Feltrinelli, 2016), opera della scrittrice cilena Marcela Serrano, è una storia d’amore, di tradimento, di perdono, di morte e di rinascita.
«C’erano una volta un orfano e una vedova». Con queste parole si potrebbe iniziare a raccontare questa storia, che si sviluppa lungo vent’anni, dal 1985 al 2005, tra il Cile e l’Inghilterra.

Settembre 1985, Santiago, Miguel Flores, ragazzo di vent’anni, rivoluzionario impegnato nella lotta armata, viene mandato al confino, nei terreni di La Novena, per aver manifestato contro la dittatura di Pinochet. A salvarlo da questa difficile situazione di isolamento e degrado, è l’incontro con la proprietaria dei terreni sui quali si trova, la signora Amelia, una vedova latifondista cattolica, che lo prende sotto la sua custodia, ospitandolo nella propria tenuta e prestandogli libri da leggere. Tra questi due personaggi nasce una tenera amicizia, nonostante lui inizialmente cerchi di opporsi con tutte le sue forze a questo sentimento poiché Amelia rappresenta tutto ciò che Miguel più odia: lei è ricca, ha domestici, è cattolica, colta e possiede terreni. La signora cerca di trasmettere al ragazzo il suo amore per i libri

“imparo più cose sulla natura umana dai romanzi che dalle creature in carne e ossa. Credimi, posso scorgere la grandezza e le miserie, le luci e le ombre di ciascuno, l’ambiguità, quanto buoni e quanto cattivi possiamo essere. Insomma, là dentro incontro la vita”

nella speranza che possano essergli d’aiuto nella vita, per guidarlo e formarlo, e così sarà infatti. Gli insegnamenti di Amelia non si limitano solo alla letteratura, ma si ispirano alla vita stessa e infatti attraverso il “palazzo della memoria”, srotola poco a poco i ricordi della sua vita: la storia dei suoi antenati e di quei possedimenti, il difficile rapporto con il padre, la grandissima amicizia con l’adorata cugina Sybil, la storia con il marito Jaime, i viaggi, il rapporto con i fratelli traditori e i figli, in particolare la figlia Mel. Tutti questi racconti sono però accompagnati da riflessioni, considerazioni, lezioni di vita, come quella sull’amore:

“Sei troppo giovane per comprendere che non può esistere un rapporto lineare, permanente e perfetto tra un uomo e una donna. Perfino quello meglio riuscito ha le sue ombre, a volte grandi e camuffate”.

Questa situazione quasi di idillio e pace è improvvisamente infranta da un tradimento, che aleggerà nella vita di Miguel per venti lunghissimi anni, fino al ritrovo del perdono.

“Non smetteremo di esplorare, e alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta” (T.S. Eliot).