Il gioco dell’anima
- Autore: Javier Castillo
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Salani
- Anno di pubblicazione: 2023
Thriller, sequel, serie tv su Netflix. Tutti termini che riportano a Javier Castillo, lo scrittore di Malaga divenuto celebre per il romanzo La ragazza di neve, divenuto una serie tv di grande successo.
Ora Salani pubblica Il gioco dell’anima, tradotto da Elena Rolla, l’atteso seguito che vede al centro della trama i tre personaggi già noti. C’è la giornalista Miren Triggs, ormai divenuta famosa dopo il ritrovamento della ragazza Kiera, il bestseller sulla vicenda, appena pubblicato, sta riscuotendo un meritato successo. Poi c’è il suo professore alla Columbia, Jim Schmoer, con cui Miren ha collaborato ma che ha perso di vista; infine Ben Miller, ispettore dell’Fbi, che si occupa di persone scomparse. Ovviamente i tre torneranno a incontrarsi perché è scomparsa un’altra adolescente, Allison Hernàndez, alunna di una scuola religiosa, la Mallow, da cui nove anni prima era uscita con il fratello Ethan la giovane Gina Peeble, anche lei mai più ritrovata.
La storia si svolge in una parte poco nota di New York, tra il Queens, Rockaway, Staten Island, Lower Manhattan, Neponsit, luoghi quasi deserti affacciati sull’oceano Atlantico. Non è possibile raccontare quasi nulla della trama della storia, poiché si rischia a ogni accenno di spoilerare, mentre il romanzo va letto tutto d’un fiato, fino alla fine, perché i colpi di scena e le sorprese sono continue.
Va detto, però, che ci sono alcune caratteristiche della società americana che lo scrittore, che è spagnolo, mette in evidenza con notevole maestria: soprattutto il proliferare delle sette religiose, sedicenti cristiane, che infestano letteralmente famiglie americane di cosiddetta “brava gente”. La presenza della Bibbia, presente nel cassetto di ogni albergo americano, interpretata in modo arbitrario da reverendi intoccabili, capaci però di macchiarsi dei peggiori abusi, è uno dei temi centrali del libro, che si accompagna al moralismo, alla sessuofobia, al puritanesimo, altro topos ricorrente in molta parte della società statunitense.
La descrizione della scuola privata di periferia, di forte impronta religiosa, dove a distanza di nove anni sono scomparse due alunne, è lo spunto da cui partono le indagini che prima separatamente, poi necessariamente insieme, conducono i ttre protagonisti ciascuno con i propri metodi e la propria sensibilità. C’è Miren, reduce da un drammatico stupro quando aveva appena vent’anni, mai dimenticato, che ha segnato la sua vita affettiva e relazionale; Jim, che rischia di perdere il lavoro di professore di giornalismo perché i suoi podcast attaccano con durezza gli sponsor dell’Università che lo paga; e infine Ben, sull’orlo della pensione, che aveva perso suo figlio Daniel di otto anni, mai più ritrovato, e ora è troppo dedito alla ricerca di altri, le migliaia di bambini che ogni anno scompaiono negli Stati Uniti.
Un romanzo pieno di implicazioni sociologiche, di famiglie disfunzionali, di drammi nascosti, di misteri che hanno visto coinvolte troppe sparizioni, ma pochi ritrovamenti, perché i media perdono interesse per le storie dolorose quando non si risolvono subito. Una denuncia verso certo giornalismo superficiale e sensazionalistico, e soprattutto nei confronti di un’istruzione privata che si dice “religiosa” ma che nasconde troppi casi di abusi e pedofilia, un cancro che, malgrado le denunce, continua ad agire indisturbato.
Ci siamo affezionati a Miren, coraggiosa, determinata, talvolta incosciente ma sicura di dover fare la cosa giusta; a Jim, che finalmente si decide a dichiararsi anche se il carattere di Miren è respingente; e infine a Ben, il poliziotto buono e onesto, magari ce ne fossero di più!
Il gioco dell'anima
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