Il killer dell’Apocalisse. Acqua, aria, terra e fuoco: quattro elementi per un assassino di Fabrizio Carcano

Fabrizio Carcano, prestigioso direttore editoriale della Collana “Giungla Gialla” della casa editrice Mursia, arriva in libreria con un nuovo, avvincente, libro intitolato Il killer dell’Apocalisse. Acqua, aria, terra e fuoco: quattro elementi per un assassino.
Protagonista assoluto della narrazione: il commissario Vittorio Maspero, un uomo particolare, che si muove, perfettamente a suo agio, in un confine labile tra legalità e illegalità, che:

Stretto nella sua giacca di lana blu, è riparato a fatica da un ombrello nero come il suo umore, nonostante in tasca riposino più di sette milioni di lire custoditi da un fante armato di picche. (…) I suoi occhi chiari lampeggiano nel buio: sono quegli occhi verdi ad avergli regalato quel nomignolo forzato, Delon. Somiglia davvero all’attore francese, suo coetaneo, anche se per statura ricorda più Gassman. Alto, robusto, spalle larghe. Avrebbe voluto fare l’avvocato, è finito a fare lo sbirro.

Siamo negli anni ’70 a Milano, dove:

Gli dei stanno punendo la “città della paura”. La malavita uccide ogni giorno (…) semina un odio che sta attecchendo, preparando lo scontro armato ormai imminente.

A Milano nella piovosa estate del 1976 strani avvenimenti preoccupano la società. Il giovane bandito Renzo Vallaguzza,

Ha preso il volo diventando uccel di bosco. (…) Il capo della sezione Anti Crimine lo ripeteva da giorni: Vallaguzza sarebbe evaso.

Il commissario Maspero è stupito da tanto clamore per un bandito, all’apparenza innocuo, denominato, però, con il soprannome “Occhi di ghiaccio”.

Cosa prepara questa evasione? Si sta, veramente, compiendo una strage annunciata, una escalation di violenza ed odio che scombussolerà i fragili equilibri, faticosamente raggiunti? Quello che è certo che le vittime non mancheranno, e saranno accompagnate da strani rituali e strani biglietti a firma del “Killer dell’Apocalisse” cosa ha a che fare quest’ultimo con la malavita organizzata e con la nascente formula delle Brigate Rosse? Tanti interrogativi, soluzioni poche.

Il Killer dell’Apocalisse è un thriller al fulmicotone che riporta indietro nel tempo, ai lontani anni Settanta. Anni che hanno profondamente segnato la storia della nostra Repubblica, con un numero di morti ammazzati innumerevoli.
L’autore, con sapienza narrativa, dimostra di conoscere alla perfezione quegli anni, con passione e tramite un linguaggio raffinato e assai preciso, dall’evidente taglio giornalistico. L’atmosfera creata è cupa e violenta, e rispecchia con fedeltà un disagio diffuso che si protrae nel tempo. La lettura è avvince e appoggia i suoi pilastri in un tempo antico e altro, descritto con meticolosità.

La trama e i personaggi sono costruiti con pazienza, e accompagnano il lettore nel racconto di una vicenda che non può che appassionare e travolgere. Attraverso l’analisi dei quattro elementi naturali come acqua, aria, terra e fuoco, prende l’avvio un noir e un modo di uccidere le proprie vittime perfettamente costruiti. Per chi vuole tornare indietro in un passato curioso, una chicca letteraria di estrema importanza. Per chi quegli anni non li ha vissuti e vuole conoscerli da vicino e meglio. Nel complesso una bella e curiosa lettura.