Il libro di Julian. A Wonder Story di R.J. Palacio

Un altro punto di vista. Dopo il successo di Wonder, il libro che ha ispirato l’omonimo film con protagonista Julia Roberts, la scrittrice statunitense R. J. Palacio torna con Il libro di Julian (Giunti editore, 2015, traduzione di Alessandra Orcese) raccontandoci la medesima storia, ma da un’altra prospettiva.

Julian, “il cattivo”.
Eh sì, perchè se avete letto Wonder conoscete benissimo le gesta di questo ragazzo. Che, a freddo, non riesce ad accettare certe cose.
Da condannare, certo. Senza appello. Però…è lecito riflettere meglio sul suo comportamento.
Fermiamoci un attimo e non commettiamo lo stesso errore di Julian e di tante altre persone.
Julian è particolare, certo, ma non è cattivo. Perlomeno non per come lo intende la maggior parte delle persone. Ha fatto cose brutte ma ha pagato caro il suo debito.
E ora si ritrova da re della classe a reietto. Diciamo che sta assaggiando un po’ della sua stessa medicina. Se lo meritava, dite?
Certo, la cattiveria non dev’essere tollerata o premiata, ci mancherebbe. Ma passare da giustiziere ad aguzzino è davvero un attimo.

R.J. Palacio ci narra la storia narrata nel precedente libro e lo fa dall’altro punto di vista, quello del “cattivo”.
Guardare anche l’altro lato della medaglia, quello che sembra brutto e sbagliato, potrebbe davvero cambiarci la prospettiva.
In effetti ci piace pensare di scegliere sempre il meglio, il bene, e quindi ci viene naturale cancellare tutto il resto. Eppure non dovrebbe essere così.
Forse è vero che il mondo non si divide soltanto in bianco e nero. Esistono tanti altri colori, tante altre sfumature.
Basta avere la pazienza e l’umiltà di mettersi in gioco e il gioco è fatto (e scusate il gioco di parole). Non dev’essere per forza una giustificazione per certe azioni, è solo che troppe volte abbiamo fretta di chiudere la pratica, condannare il cattivo e tornare a vivere tranquilli la nostra vita. In attesa del prossimo caso.
Pagine popolate da sentimenti sinceri e contrastanti che chiederanno il permesso di entrare nelle nostre giornate. E sarà un piacere dar loro il permesso.
Pagine dolci e amare da divorare o centellinare, parole dedicate a chi vuole leggere qualcosa di non artificiale.
E, soprattutto al giorno d’oggi, è una premessa da non sottovalutare affatto.