Il matrimonio di mia sorella
- Autore: Cinzia Pennati
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2018
Che libro simpatico, ilare, vorresti non finisse subito perché ti aspetti di leggere come andranno le vite degli invitati alle nozze.
Abbiamo sdoganato Liala ma non se ne parla di scrivere su un matrimonio e le vicende che ruotano attorno ad esso. Sembra una tematica frivola ma chi scrive sente intorno a sé, dai discorsi sui libri fatti dalle donne, che un libro che le racconti completamente è ancora necessario.
La trama de “Il matrimonio di mia sorella” di Cinzia Pennati si snoda in un solo giorno, quello in cui alla fine due persone dovrebbero dire un sì e mettere una firma.
Siama a Genova, ai giorni nostri, Celeste, non certo figlia di ereditieri ma di gente che lavora, fa le bizze e vorrebbe far saltare le nozze.
La madre Ines e la sorella Agnese cercano il modo di farla ragionare.
La voce narrante è proprio quella di Agnese che vediamo per la prima volta di mattina presto. Per andare da Celeste chiede a Luca di tenere le bambine. Anche lei è sposata, ma per inerzia. Luca non aveva nulla in contrario, ma niente festa, un finto ricevimento per venti persone. Per sentirsi sistemata.
Lei vuole ancora bene a Luca, ma per abitudine: le mezze frasi, lui che non trova i calzini, empatia zero rispetto ai primi anni, quando il collante era anche il sesso.
Ora con due figlie piccole è saltato anche quello.
Agnese si dirige dalla sorella dove trova una macchina da guerra: fotografi, truccatori. Cinzia Pennati li definisce i “chiunque” che girano con scioltezza in una casa già affollata da qualche parente.
Celeste, già coi capelli pieni di strass, molla: si chiude in camera perché non vuole più sposare Roberto, un ragazzo simpatico e gioviale, con un buon lavoro, un uomo che in Celeste non suscita passione ma solo sicurezza e serenità.
Come può ammettere Agnese che la serenità sia vedere il marito in pigiama la mattina presto che poi, quando esce, ti dà un imbarazzato bacetto sulla guancia?
La madre Ines sta avendo un attacco di ansia e si rifugia nella boccetta del Lexotan. Nessuno sopporta Ines, né le figlie, né il marito.
Dalla storia di Ines partono trame parallele di grandi suggestione: nel mezzo c’è anche la zia Rosa che amano tutti, una specie di saggia zitellona.
Ma torniamo a Celeste, complice una bottiglia di sherry e l’arrivo di Fiamma che ha una sorpresa per tutti, semi ubriaca, si sfoga con la sorella e le dice che ama un altro, che Agnese conosce bene. Non siamo in un romanzo di Liala però: lo sconosciuto si chiama Filippo, un filibustiere.
Come andrà a finire? Io aspetto il secondo libro, perché mi sono divertito tantissimo.
Nella realtà Cinzia Pennati è entrata in contatto con Officina Letteraria nel 2015 e cura il blog Sosdonne.com.
Nei ringraziamenti vivaddio mette anche l’editor che l’ha aiutata; non lo fanno tutti.
A parte lo sherry “Il matrimonio di mia sorella” è un prosecco DOC.
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C’è qualcosa di ogni donna in questo romanzo e l’inquietudine di tante; la descrizione di sentimenti profondi, tenuti a bada, nascosti in fondo al cuore…"una sorta di odio arrampicato all’amore"; c’è la speranza e la sorellanza…"le forze che provocano la distruzione di una famiglia sono le stesse che ci costringono a rimettere insieme i pezzi" e c’è energia "non piegatevi ai compromessi". Cinzia Pennati, col suo garbo e la sua sincerità ci invita a fare i conti con noi stesse ed a uscirne vincitrici.