Il mistero di Villa Lamento
- Autore: Roberto Carboni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2024
Nel suo nuovo giallo Il mistero di Villa Lamento (Newton Compton, 2024), Roberto Carboni pone i suoi personaggi nel 1968 e in un luogo remoto, in Alto Adige, al confine con l’Austria, un posto desolato, solitario e chiuso.
Protagonista Paul Cialdini, un giornalista italo americano che si era occupato insieme alla fidanzata Alysha di un caso misterioso; poi era volato a Parigi, in piena rivolta studentesca, era stato aggredito e dopo essere tornato in Italia e aver rilasciato un’intervista al telegiornale, nella quale affermava di essere impegnato in una nuova indagine, era stato tramortito e la sua casa devastata. Ora giaceva in ospedale, colpito da una pesante amnesia che non gli permetteva di ricordare gli ultimi avvenimenti, compresa la morte in aereo della sua amata Alysha avvenuta due mesi prima.
Disperato per la perdita della compagna, anche lei impegnata in una comune indagine, Paul parte da Bologna con la sua Triumph decappottabile viaggiando sull’autostrada del Brennero appena inaugurata verso il villaggio di Santa Alwine, circondato dalle scure montagne, “in mezzo al niente, al buio e all’ignoto”. Diretto verso una destinazione verso la quale si sente irresistibilmente sospinto, il giornalista scorge un cartello di legno deteriorato dalle intemperie, “Hotel Windhaus”. In mezzo a una classica tempesta di pioggia e vento, prosegue il suo viaggio giungendo in questo luogo desolato e ostile.
L’albergo è un enorme edificio che appare abbandonato. Invece sembra essere ancora in funzione, tanto che viene accolto da una donna
sulla soglia dei quaranta. I lineamenti austeri e incantevoli. Eppure, una certa rassegnazione trapelava dal suo sguardo.
Dopo aver chiesto se il forestiero volesse una camera nel luogo che un tempo era chiamato Villa Lamento, la donna si presenta come Erzsébet, di origine ungherese, dalle labbra rosse e dal volto pallido, mentre in un’atmosfera oscura e poco rassicurante consegna all’ospite la chiave della camera.
Nella notte un grido disumano squarcia il silenzio, manca la luce, sinistri scricchiolii si susseguono, mettendo in forte ansia il già provato Paul. Cosa nasconde quel luogo sinistro?
L’atmosfera da giallo gotico, derivato dalla tradizione inglese, pervade tutto il racconto, che si svolge in modo sempre più pauroso e impressionante. Due giovani donne sono state aggredite e barbaramente uccise da un mostro dall’aspetto gigantesco, come denunciano le tracce lasciate dai suoi grandi piedi. Nel paese nessuno parla, un clima di torbida omertà pervade il villaggio, anche se qualcuno parla, suggerisce, accenna a misteri che vengono da un passato remoto, un lago Nero che sembra la bocca dell’inferno e un monastero sinistro abbandonato.
Roberto Carboni sa mescolare con abilità gli ingredienti del thriller classico, tra ululati del vento, misteriosi sussurri, gridi notturni, incursioni inattese nel parco, candele che si spengono, incubi, sogni inquieti e inattese presenze, costruendo un plot nel quale il mistero sempre più fitto si scioglierà solo nel finale inatteso e ben costruito.
Il mistero di Villa Lamento si legge con curiosità crescente, tanti sono gli elementi che l’autore mette in gioco, con una maestria nel seguire i fili del racconto che vengono da un’esperienza ormai consolidata. Chi non conosce questo autore, può leggerne i romanzi precedenti pubblicati come questo da Newton Compton.
Da segnalare l’esergo di Antonio Fogazzaro, maestro di atmosfere misteriose e ambigue, con cui il romanzo si apre:
Le cose non sono mai così terribili da non poter peggiorare.
Il mistero di Villa Lamento
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