Il mostro dei rifiuti e altre storie ecologiche di Agnese Tomassetti

Per valutare l’efficacia del libro Il mostro dei rifiuti e altre storie ecologiche di Agnese Tomassetti (Centro Studi Erickson, 2012), basta metterlo davanti a un bambino: appena vedrà il mostro colorato in copertina, ce lo toglierà di mano per sfogliarlo.

Ci sono cinque storie, tutte corredate dagli appetibili disegni di Umberto Rigotti, e ogni storia è incentrata su un concetto ecologico: la raccolta differenziata dei rifiuti ("Il mostro dei rifiuti"), gli animali in città ("Palombina va in città"), il randagismo ("L’anno del cane"), gli insetti utili e l’inquinamento ("Luciérnaga, un po’ lucciola un po’ maga"), il consumo responsabile ("La strana storia della banana Carmencita").
Alla fine di ogni storia c’è una scheda pratica che insegna a costruire un gioco riciclando una bottiglia o che ci consiglia le piante da seminare per attirare le lucciole e tener lontane le zanzare. Sono schede brevi e concrete, che non disperdono l’attenzione del bambino, ma che insegnano di sicuro qualcosa anche ai suoi genitori, come, ad esempio, a tenere lontane le lumache dai fiori senza usare pesticidi o ad avvicinare un cane randagio, magari poi adottandolo insieme ai vicini di casa.

Segnalo qui solo "La strana storia della banana Carmencita", che unisce l’inaspettata loquacità degli oggetti di uso comune alla scoperta dei trucchi pubblicitari a cui siamo sottoposti tutti quanti.

Dietro ogni prodotto c’è una storia. Consumare consapevolmente significa chiedersi se ciò che stiamo comprando ha causato danni all’ambiente o alle persone per essere fabbricato, o se ne causerà in futuro per essere smaltito.

No, decisamente, non è un libro solo per bambini.