Il nido del Pettirosso di Lorenzo Sartori

Lorenzo Sartori vive tra Crema e Milano. Giornalista e studioso di storia militare, è uno tra i maggiori divulgatori del wargame in Italia e all’estero. Dal 2000 è editore e direttore della rivista “Dadi&Piombo” nonché autore di regolamenti di gioco apprezzati in tutto il mondo. La sua produzione letteraria spazia dal fantasy al thriller passando per la fantascienza. In ambito noir ha pubblicato Il filo sottile di Arianna, tradotto all’estero, vincitore del Premio NebbiaGialla 2020 e finalista al Premio Garfagnana in Giallo 2021. Dal 1999 si occupa di organizzazione di eventi e dal 2018 è direttore artistico del festival letterario Inchiostro di Crema. Dal 2022 dirige anche Tremosine in Giallo, sul Lago di Garda. Ora con la casa editrice Fazi pubblica un noir intitolato Il nido del Pettirosso.

Il nido del Pettirosso era un albergo a conduzione familiare situato ad Alveno, paese tra i monti del Trentino. Lì si è verificata una tragedia che ha segnato le vite di molti degli abitanti: la scomparsa nel nulla di Sara, una giovane ragazza figlia di Laura e di Fabio, gestori del suddetto albergo. Lei aveva una sorella più giovane, Alice, che in quel luogo aveva trascorso le ore più belle della sua vita. Fino alla tragedia accaduta a sua sorella. Che è successo di così tragico a Sara?

Dopo tre giorni di ricerche, alla fine l’avevano trovata. In fondo ad un dirupo, morta.

Da allora tutto è precipitato nel baratro più buio. I genitori si sono separati, il padre si è risposato e la madre vive con Alice. Ora decide di vendere l’albergo e invia Alice con il suo fidanzato e altri due amici per un sopralluogo con l’agenzia incaricata della vendita. Ma quella sera un’altra tragedia si compie. L’auto con i quattro giovani cade in un dirupo, due di questi si salvano e Alice sparisce nel nulla, mentre il suo amico è grave in ospedale. Dove è finita Alice?
A seguire le indagini nell’oggi c’è un’agguerrita ispettrice, tale Valenti. Riuscirà a riportare a Laura l’unica figlia rimasta? Riuscirà anche a far luce su quanto accaduto tanti anni prima?

Il nido del Pettirosso è il resoconto preciso e doloroso di un viaggio compiuto da una madre coraggiosa in ciò che c’è di più inimmaginabile possibile. Ma è anche un romanzo giallo, dove il Male trionfa e assume varie connotazioni: la prostituzione, la droga, l’alcool, le sette e infine giovani vite deviate e segnate per sempre. Un continuo andirivieni tra passato, anno 2008, e presente, anno 2019, in un crescendo continuo di tensione e di ansia.
In questo romanzo di Lorenzo Sartori continui sono i colpi di scena, tutti mentono e nascondono qualcosa, è il tipico esempio della provincia italiana che sotto una facciata di benessere ostentato e dorato nasconde invece una coltre fitta di malvagità e di bruttezze assolute. Nel complesso è un thriller appassionante sul coraggio di una madre che, attraverso un doloroso viaggio nel passato, riuscirà a trovare la speranza prima di aver affrontato un’altra esperienza spaventosa tra ricordi angoscianti e fantasmi venuti a tormentarla.
Una lettura adatta agli amanti del thriller ad alto tasso adrenalinico, per gli altri la lettura di una bella e curiosa vicenda, da gustare con lentezza per cogliere appieno le sfumature più grigie e insidianti.