Il padrone di Jalna
- Autore: Mazo de la Roche
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2022
Nella collana “Le strade”, Fazi pubblica Il padrone di Jalna (2022, titolo originale The Master of Jalna, traduzione di Sabina Terziani) dell’autrice canadese Mazo de la Roche (Newmarket, Ontario 15.01.1879 - Toronto12.07.1961), pubblicato per la prima volta nel 1933, riportando in libreria il quarto volume dell’appassionante ciclo di romanzi intitolato “La saga di Jalna” (sempre editi da Fazi), dopo Jalna (2019), Il gioco della vita (2020) e La fortuna di Finch (2021).
Quest’opera ebbe un successo clamoroso tra gli anni Venti e Cinquanta del XX secolo, con 193 edizioni inglesi, 92 edizioni straniere e undici milioni di copie vendute in tutto il mondo, seconda solo a Via col vento fra i bestseller all’epoca della prima uscita.
“In quel radioso giorno di giugno lo splendore del cielo e della terra aveva un che di inesprimibile.”
È sempre Jalna, l’avita residenza storica dei Whiteoak, grande famiglia inglese dalle salde origini vittoriane trapiantatasi in Canada al termine del XIX secolo, la vera protagonista di questa saga imperdibile, che mette in scena la commedia umana della vita.
Se il giovane Finch Whiteoak a ventun anni aveva messo le mani sul patrimonio lasciatogli in eredità dalla nonna, la vulcanica e temibile matriarca Adeline Court vedova del capitano Philip Whiteoak, la dimora e i terreni circostanti erano spettati al fratellastro Renny Whiteoak. In quella mattina di inizio estate Renny aveva preso il sentiero che si snodava attraverso il bosco di betulle, felice perché quel terreno liscio su cui camminava era suo, e sapere di possederlo dava all’uomo una sensazione strana e personale. Lo rincuorava sapere che come tutti i sentieri di Jalna anche quello tra le betulle era stato tracciato dai suoi familiari o dai loro operai. E pensare che ai tempi del capitano Philip Whiteoak, al suo arrivo dall’Inghilterra, lì c’erano soltanto foreste.
Non era certo facile essere il padrone di Jalna, cercare di soddisfare i bisogni del clan e tentare di tenerli a bada, dai più giovani fino ai più anziani. Per non parlare dei cani e dei cavalli. Un impegno oneroso che Renny Whiteoak si era addossato volentieri, ma c’era da chiedersi cosa ne pensasse Alayne, la bella moglie di Renny. I due erano genitori di una bambina, Adeline, che, bontà sua, aveva ereditato il carattere indomabile della omonima bisnonna.
Alayne era infelice, Jalna era troppo sovraffollata. Se ci fosse stata meno gente, sarebbe riuscita a trasformare la camera accanto alla sua in una nursery graziosa e moderna per sua figlia, una bimba molto nervosa e tesa. Una pupattola di diciotto mesi molto prepotente, di sicuro Adeline sarebbe stata molto orgogliosa della sua pronipote.
“Che meraviglia di bimba, che tesoro prezioso! Ah, se la nonna potesse vederla! Quanto le piacerebbe! Non c’è nessuno come lei… la mia piccola campionessa… Vero che sei la mia puledrina?”
Mazo de la Roche, una delle più importanti e prolifiche scrittrici del XX secolo, icona della letteratura canadese e prima donna a vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize, riservatissima per quanto riguarda la sua vita privata, ancora una volta seduce e incanta il lettore con un ritratto di famiglia composto da più generazioni, ironico, coinvolgente e sagace, incastonato nel paesaggio selvaggio e infinito delle terre canadesi.
“Gli alberi del bosco erano i guardiani del sentiero, e se sceglievi di abbandonarlo lui continuava senza di te nel percorso tracciato dalle impronte dei tuoi avi,”
Il padrone di Jalna
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