Il palazzo dei sogni perduti di Charlotte Betts

“Il palazzo dei sogni perduti” (Newton Compton 2019, titolo originale "The Palace of Lost Dreams", traduzione di Paolo Ippoliti) è il nuovo romanzo della scrittrice inglese Charlotte Betts, che si è occupata di moda, arredamento e gestione immobiliare e ha scoperto la passione per la scrittura dopo che i suoi cinque figli sono cresciuti.

Charles, questi sono Mr e Mrs Clements e loro figlio William. Sono da poco arrivati dall’India, dove Mr Clements sta per ricoprire un incarico per la Compagnia britannica delle Indie Orientali.

Luglio 1797, Hampshire. Beatrice Marchant, sposata da poco a Charles Sinclair, più grande della moglie di venticinque anni, al sesto mese di gravidanza, aveva appena ricevuto una visita inaspettata. Mr Clements, sua moglie e il loro bambino, ritornati in patria da Calcutta per portare il piccolo William alla sua nuova scuola, dovevano consegnare a Beatrice un pacco e una lettera da parte del fratello Ralph, che ricopriva un incarico alla Residenza britannica di Hyderabad. Anche il padre di Beatrice, nata in India dove aveva trascorso l’infanzia, aveva lavorato per la Compagnia britannica delle Indie Orientali.
Nella lettera a Beatrice, Ralph invitava la sorella in India ora che era rimasta sola dopo la scomparsa della loro madre. Ovviamente Ralph non aveva ancora ricevuto l’ultima lettera di Beatrice nella quale la sorella gli comunicava il suo matrimonio. Da poco tempo a Beatrice era cambiata la vita. La donna per anni si era presa cura della madre “un’ipocondriaca bisbetica”, costretta a vivere un’esistenza senza sogni e senza speranze alla Holly Cottage. Le amiche di Beatrice, una dopo l’altra, si erano sposate. Arrivata a trent’anni, Beatrice si vedeva condannata a una vita di nubilato.

Senza un compagno, il mio futuro sembrava desolante.

La breve malattia di Mrs Marchant era stata risolutrice, iniziando a tossire sangue tutti i suoi malanni immaginari erano in qualche modo diventati reali. Un giorno l’anziana signora era morta lasciando la figlia libera di costruirsi un’esistenza. Beatrice, però, non aveva idea di come ricominciare a vivere, perché aveva dimenticato come si faceva e non sapeva come procedere. Tutto era cambiato quando Mr Charles Sinclair, un vedovo della stessa generazione dei genitori di Beatrice, si era presentato alla Holly Cottage con un mazzo di fiori.
A questo ripensava Beatrice dopo essersi adagiata sulle spalle lo scialle indiano speditogli dal fratello. La seta di quel prezioso scialle emanava un lieve odore di qualche spezia forse chiodi di garofano o cumino, mischiato all’essenza di rose. Mrs Sinclair aveva sentito una grande nostalgia per l’India, esotico e suggestivo paese che Beatrice era certa che non avrebbe mai rivisto. O forse sì...

Per tutta l’infanzia avevo desiderato tornare là, sognando a volte un palazzo fiabesco che riluceva al primo sole del mattino e il bel sorriso di un ragazzo dai capelli scuri.

Vincitrice del premio Romantic Novelists’ Association’s Historical Category e finalista al Choc Lit’s Best Historical Read con il romanzo d’esordio “Il giardino delle spezie segrete”, Charlotte Betts in queste appassionanti pagine compone una storia romantica sullo sfondo di fatti realmente accaduti. Il romanzo è ambientato principalmente nel 1798, anno che vide sfumare i sogni di Napoleone di far diventare l’India una colonia francese spodestando la Compagnia Britannica delle Indie Orientali, che si trovava in India già da un paio di secoli. Ciò avrebbe comportato che gli inglesi sarebbero stati espulsi dall’India perdendo le rotte commerciali, ovvio che tutto questo avrebbe avuto conseguenze disastrose per la Gran Bretagna.