Il pirata di Harold Robbins

Il protagonista di Il pirata di Harold Robbins (Bompiani) è Baydr Al Fay, un uomo non proprio come tanti.
Lui è un uomo potente, deciso, con un cervello affilato come un rasoio.
Sa quello che vuole, sa come prenderselo e anche come. E se non sa quest’ultima cosa, non temete, troverà il modo per arrivare allo scopo prefissato, in un modo o nell’altro. In fondo il fine giustifica i mezzi, non si dice così?
Freddo e determinato come un pirata, compra uomini e donne, stringe alleanze ed elimina i nemici con la stessa facilità con la quale si beve un bicchier d’acqua.
La vita gli ha insegnato che gli conviene essere così e lui ha seguito il consiglio.
Inutile sottolineare che il nostro proviene da una dinastia nobile e potente, abituata a manovrare persone e personaggi. Ovviamente restando dietro le quinte.
Quinte che però potrebbero rialzarsi da un momento all’altro, rivelando al mondo intero le sue macchinazioni.
E ciò non deve succedere. Mai. E se dovesse per caso accadere, beh…

Harold Robbins ci narra una storia, anzi, un intreccio di storie da far rabbrividire per il sesso, per la violenza, la cattiveria, i sotterfugi, per quanto la mente umana riesca a prevalere sul cuore, facendo compiere azioni abbiette, per usare un eufemismo.
D’altronde non ci si può aspettare nulla di meno da un autore che si è meritato l’appellativo di Mr. Bestseller, giusto?
Personaggi così sapientemente definiti che sarà un piacere amarli oppure odiarli. O entrambe le cose, perchè ogni pagina potrebbe nascondere un ribaltamento di fronte inaspettato. Una dote davvero magnifica.
Un libro forse non sarà adatto ai deboli di cuore ma perfetto per chi cerca emozioni a profusione.
Positive o negative poco importa, l’importante è essere traportarti in uno scenario affascinante e respirare a pieni polmoni le parole di questo grandissimo autore.
E sarà un’impresa facile, potete credermi. Da divorare o centellinare, poco importa. Da leggere, questo è sicuro.