Il ponte di argilla di Markus Zusak

Frassinelli edita “Il ponte di argilla” (2018, titolo originale Bridge of Clay, traduzione di Chiara Brovelli, pp. 504, 20,00 euro), primo romanzo per un pubblico di lettori adulti di Markus Zusak, autore australiano nato nel 1975 che vive a Sydney con la moglie e i due figli.
Dodici anni dopo la pubblicazione di “Storia di una ladra di libri” (2005) edito in Italia da Frassinelli, tradotto in quaranta lingue, bestseller da otto milioni di copie nel mondo, dal quale è stato tratto nel 2014 l’omonimo film diretto da Brian Percival con protagonisti Sophie Nélisse, Geoffrey Rush ed Emily Watson, Zusak torna dai suoi lettori presentando una commovente storia famigliare. Al centro della coinvolgente trama c’è un ponte, fragile come l’argilla, dal quale ripartire.
Di seguito vediamo la trama del libro.

C’era una volta, nella marea del passato dei Dunbar, una donna che aveva molti nomi.

Un nonno con la passione per i miti greci, una nonna e la sua macchina per scrivere, un pianoforte consegnato nel posto sbagliato, una ragazza con le lentiggini che amava le corse dei cavalli, e un padre che, dopo la morte della moglie, aveva abbandonato i suoi cinque figli: Matthew, Rory, Henry, Clay e Tommy. Sono i fratelli Dunbar, costretti a vivere e definire da soli le regole della propria esistenza. E quando il padre tornerà, sarà Clay l’unico dei fratelli che accetterà di aiutarlo e costruire con lui un ponte, concreto e metaforico nello stesso tempo: lo farà per la sua famiglia, per il loro passato, per il loro futuro, per espiare le colpe, per affrontare il dolore. Lo farà perché lui è l’unico che conosce tutta la storia, e per questo è obbligato a sperare. Ma fino a che punto Clay potrà portare avanti la più difficile di tutte le sue corse? Quanti ostacoli che la vita gli ha posto davanti riuscirà a superare? Quanta sofferenza può sopportare un ragazzo?

Ancora una volta Zusak fa centro, confermandosi come uno dei più importanti scrittori della scena letteraria mondiale. La storia di Clay, dei suoi fratelli e della sua famiglia, è di quelle destinate a incidere a lungo nell’immaginario collettivo, per il racconto travolgente, la densità di vita e sentimenti. Sicuramente sarà un nuovo successo editoriale per Markus Zusak.
“Era andata così. E tutto questo aveva portato a quel ponte”.