Il porto degli uccelli
- Autore: Katrine Engberg
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2022
La casa editrice Marsilio non si lascia scappare l’enorme produzione di gialli scandinavi, che raccolgono consenso presso i lettori italiani. L’autrice Katrine Engberg, ex ballerina di Copenaghen, ambienta nella sua città Il porto degli uccelli (Marsilio, 2022, trad. E. Valvo), questo giallo lungo e intrigante, pieno com’è di sfaccettature, di pieghe psicologiche ma non solo, che coinvolgono le famiglie che sono raccontate nel romanzo.
Un ragazzo di appena quindici anni, Oscar Dreyer-Hoff, è appena scomparso da casa. La sua famiglia è ricca e influente, e la polizia viene allertata per la ricerca. Unica traccia una lettera tratta dal finale del romanzo di Oscar Wilde Il ritratto di Dorian Gray.
A essere incaricati del caso sono Anette Werner, poliziotta capace, determinata, coraggiosa, insieme al collega Jeppe Korner. Anette è sposata da molti anni con Svend, e ha appena avuto una bambina, Gudrun, di cui si occupa poco, presa da un lavoro impegnativo. Invece Jeppe ha un rapporto complicato con la collega Sara, madre single di due ragazzine preadolescenti.
I due poliziotti si trovano di fronte a una vicenda gravissima: malgrado gli sforzi della protezione civile, che scandaglia il porto di Copenaghen in tutti i suoi anfratti, Oscar non si trova.
Nella capitale danese, che si vanta di essere la più pulita in Europa, funziona un enorme inceneritore al centro della città: la mattina del lunedì 15 aprile il gruista di turno trova nella enorme benna che solleva i rifiuti un cadavere. Non è quello del ragazzo scomparso, ma del suo giovane professore di lingua danese.
Ecco allora che la trama si complica, compaiono nuovi personaggi, mentre i risvolti della vicenda si fanno sempre più drammatici; le ore passano senza che il giovane Oscar ricompaia.
Anette e Jeppe sono sulla breccia, e li vediamo indagare a tutto campo scoprendo che dietro l’apparente normalità della famiglia di ricchi galleristi, Henrik e Malin Dreyer-Hoff, si nascondono scandali finanziari ormai dimenticati, ma che hanno inficiato la loro credibilità.
Ci sono tanti bambini e adolescenti in questo interessante romanzo di Engberg: oltre a Oscar, i suoi fratelli Vic, il maggiore, e la piccola Essie. Poi la quindicenne Eben, la migliore amica di Oscar, che vive malissimo con il padre alcolista Kasper, anche lui coinvolto nella azienda che smaltisce i rifiuti; anche Amina e Meriem, le figlie di Sara, sono un ostacolo al rapporto della loro madre con Jeppe.
Insomma, al di là della trama gialla molto ben congegnata, l’autrice ci descrive un interessante spaccato della società danese, i problemi delle madri e dei padri soli alle prese con l’accudimento e l’educazione dei figli, quelli delle carriere stroncate di artisti che si credono talentuosi e non riescono ad affermarsi, a cui uno stato sociale pur efficiente non riesce a dare tutte le risposte.
Un bel personaggio è l’anziana scrittrice Esther De Laurenti, che cucina all’Italiana, ammira il grande scultore danese Thorvaldsen, assiste il vecchio vicino di casa, e contribuirà con la sua curiosità culturale alla scoperta del colpevole della intricata vicenda. “Lunga vita a questa serie”, c’è scritto sulla copertina del romanzo, tradotto da Eva Valvo. Un augurio meritato.
Il porto degli uccelli (La serie di Copenaghen Vol. 3)
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