Il porto segreto. Un’indagine di Valentina Redondo di Maria Oruña

Maria Oruña , avvocato, ha raggiunto il successo, in Italia, con il libro intitolato Quel che la marea nasconde. Ora torna, sempre con il personaggio di carta, Valentina Redondo, in una nuova avventura intitolata Il porto segreto (Ponte alle grazie, trad. Monica Magnin, Elisa Leandri).
Chi è Valentina Redondo? È la protagonista investigatrice del romanzo:

Laureata in psicologia all’Università di Santiago de Compostela, con un dottorato in Psicologia giuridica e forense. (…) Una giovane donna , bella snella, sobria, e allo stesso tempo femminile, dai lineamenti delicati seppur spigolosi, sguardo deciso e abbigliamento discreto.

Valentina è dotata di uno sguardo particolare, perché:

È bicolore. Era consapevole dello stupore e dell’asimmetria visiva che provocava nelle persone che la vedevano per la prima volta.

In questo romanzo è alle prese con un caso singolare: durante la ristrutturazione di una grande villa, Olivier, il padrone, fa un ritrovamento macabro.
Trova, infatti, il cadavere di un neonato avviluppato in una coperta, al cui interno si trova una statuetta atzeca. L’immobile di cui si parla è stato una eredità materna, cui lui vuole trasformare in un grande albergo. Ma l’edificio nasconde, in realtà, una strana storia, che risale indietro nel tempo, più precisamente al tempo della Guerra Civile che ha attanagliato la Spagna.

Cosa è accaduto allora, capace di influenzare negativamente un presente non privo di difficoltà? Qual è la storia nascosta e il mistero a cui si accompagna? Quando, poi, dopo il misterioso ritrovamento, inizia una catena di omicidi, allora ecco che il gioco si fa duro, e nulla è quello che pare. Come finirà?

Un giallo intrigante, forse un po’ troppo prolisso. Ma nell’insieme una trama compatta e misteriosa, dove tutti nascondono segreti ben celati nell’intimo. La verità e il male sono i pilastri portanti della narrazione:

Comincia a crescere qualcosa di latente, che la guerra stessa ha seminato. Qualcosa di difficile da comprendere per un uomo comune che non ha mai assaporato l’odore del sangue versato.

Un tuffo nel passato, per cercare di comprendere meglio il presente. Una lettura, nell’insieme, accattivante, per gli amanti del genere. La spiegazione del titolo si trova in un paragrafo preciso: il porto segreto è uno strano luogo.

Di cui non ricordava il nome, e dove non esisteva altra certezza che il puro e spensierato divertimento, mentre si muoveva in un mondo comprensibile, vicino gentile e protettore. Ma il suo porto segreto non era altro che un ricordo.

Il “porto segreto” non è che un affascinante rifugio dove nascondersi quando il peso della vita si fa troppo pressante.