Il profumo dell’amore ritrovato di Eliselle

Un anno. Cosa potrà mai cambiare in un anno? Trecentosessantacinque giorni che scorreranno via, lisci come l’olio. Ok, magari vi sarà qualche intoppo, ma che sarà mai…
Però, se lo vediamo come il passaggio dai ventinove ai trent’anni…
Viola è a un passo da quel traguardo. Fino a pochi mesi prima poteva fare quello che voleva, vestirsi come le pareva, pensare a ciò che le piaceva davvero…
Ora tutto è cambiato: deve stare attenta a come si veste, a chi frequenta, a come parla, come pensa, come mangia… L’orologio biologico sta ticchettando sempre più in fretta, ogni giorno vale un mese degli anni passati, ogni ora in cui non produce è irrimediabilmente gettata alle ortiche. Per non parlare della sorella diciassettenne che ha una libertà tale che lei se la sognava, alla sua età…
Stop!
Qui necessita un bel reset. Magari una tisana con i biscotti, una passeggiata all’aria aperta, un lavoro lontano da quell’arpia del suo capo, nome in codice Mata Hari, e ho detto tutto…
Lo shopping rimane l’unica valvola di sfogo per Viola, una vera Kitty addicted (ma non diteglielo, non lo ammetterà mai).
Un bel giorno, fortunatamente, un ragazzo farà capolino nella sua vita e forse qualcosa cambierà, con l’aiuto delle amiche e magari della famiglia…

Con “Il profumo dell’amore ritrovato” (Leggereditore, 2013), Eliselle ci prende per mano e ci porta in un mondo colorato con i pastelli. Purtroppo qualche sfumatura un po’ troppo scura salterà fuori…
Una storia reale e fiabesca al tempo stesso, sentimenti che usciranno da un vaso di Pandora aperto verso i trent’anni, un traguardo ambito e difficile al tempo stesso.
Una storia leggera ma colma di significato, una vicenda dolce e allegra con punte di agrodolce che vi faranno bene e male in diverse misure, starà a voi deciderne le quantità.
Un libro da leggere sdraiati sul divano, con una tazza di tisana fumante e biscotti alla vaniglia, per quei pochi momenti in cui il romanzo non sarà dolce. Pensandoci bene, forse non ne avrete bisogno. Da leggere, per volare e restare con i piedi per terra allo stesso tempo.