La saga americana dei Jordache di Irwin Shaw, pseudonimo di Irwin Gilbert Shamforoff (Bronx, 27 febbraio 1913 – Davos, 16 maggio 1984), è formata da due volumi. Il primo pubblicato nel 1969, edito nuovamente per Bompiani, è il romanzo Il ricco e il povero (2020, titolo originale Rich Man, Poor Man, a cura di Mario Fortunato, traduzione di Attilio Veraldi, pp. 848; il titolo della prima edizione italiana era Povero ricco). Da questo testo è stata tratta nel 1976 la miniserie televisiva Il ricco e il povero, trasmessa in Italia da Rai 2 dal 1977 con il titolo Il Sogno Americano dei Jordache, protagonisti Nick Nolte, Peter Strauss, Susan Bakely, Talia Shire, Dorothy McGuire, Ray Milland, Dorothy Malone e molti altri prestigiosi attori. Il secondo volume della saga è Mendicante ladro (Beggar Man, Thief), pubblicato nel 1977.
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e produttore cinematografico, Shaw, nato nel Bronx, figlio di un piccolo commerciante, dopo aver preso parte alla II Guerra Mondiale intraprese una fortunata carriera di scrittore a tutto tondo, dai romanzi al cinema e al teatro. Tra le sceneggiature, i drammi e i racconti spiccano alcuni romanzi di enorme successo mondiale, come, oltre al testo in esame, I giovani leoni (1948), da cui fu tratto il film omonimo diretto nel 1958 da Edward Dmytryk con Marlon Brando e Montgomery Clift, che ottenne tre nomination all’Oscar.
Con sei milioni di copie vendute all’epoca, Il ricco e il povero, dedicato “A mio figlio”, romanzo dal respiro epico, racconta un quarto di secolo, il Ventesimo, nel quale accade di tutto. L’autore descrive quel sogno, che era anche il suo, di alcuni individui alle soglie del Novecento, che sono partiti dai paesi più poveri d’Europa per realizzarlo. Stiamo parlando dell’“American Dream”, il celebre sogno americano, inseguito, anelato, a volte raggiunto e spesso perduto per sempre.
“Forse, pensò Axel Jordache, mentre lavorava giù in cantina, dovrei mettere del veleno in uno di questi sfilatini. Così, per ridere, senza nessuno scopo preciso. Gli starebbe bene. Solo una volta, una notte sola. Per vedere a chi capita”.
A Port Philip, sulle rive del fiume Hudson, poco lontano da New York, Axel Jordache, fornaio immigrato dalla Germania, sposato con la remissiva Mary, trascorre tutta la sua esistenza a lavorare nell’illusione di poter un giorno non lontano aprire un ristorante tutto suo. Il sogno di realizzarsi e raggiungere i propri obiettivi passa alla seconda generazione dei Jordache: l’ambizioso Rudolph, futuro avvocato di successo, che tenterà la scalata in politica, l’irrequieto e manesco Thomas (Tom), “l’unico biondo della famiglia”, dall’alterna fortuna, e l’irrequieta Gretchen, giovane donna in cerca continua d’amore.
Affresco minuzioso e dettagliato dell’America e delle sue infinite contraddizioni, il romanzo appare sempre attuale grazie a una serie di personaggi perfettamente caratterizzati, che si incastrano in una serie di situazioni esaurienti e variegate. Una cosa è certa, nonostante le tante pagine, quasi mille, sarà difficile smettere di leggere il libro prima di arrivare alla parola “fine”.
“Con i libri sotto il braccio, Rudolph s’avvio dunque sui marciapiedi screpolati del quartiere”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: "Il ricco e il povero" di Irwin Shaw torna in libreria
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