Il sale della terra di James Lee Burke

James Lee Burke, autore di bestseller, spesso vincitore dell’Edgar Allan Poe Award, un premio assegnato ogni anno dall’organizzazione Mystery Writers of America, nell’ambito dei generi giallo, horror e thriller, alla miglor opera narrativa, ha creato il suo personaggio più cattivo nel suo ventesimo thriller della serie di Dave Robicheaux, “Il sale della terra” (UnoRosso, 2017), titolo originale Light the World.

Durante una tranquilla vacanza in famiglia nel Big Sky Country, ospiti nel ranch dello scrittore Albert Hollister, Dave Robicheaux e Clete Purcel, sospettano che un sadico serial killer si trovi a piede libero in Montana: Asa Surrette ha evitato la pena capitale in Kansas e le autorità lo credono morto nell’incidente che ha coinvolto il furgone per il trasporto detenuti su cui viaggiava. Quando la figlia di Robicheaux, Alafair, viene quasi uccisa da una freccia e quella di Purcel, Gretchen si scontra con un poliziotto locale con tragiche conseguenze sembra che dietro i misteriosi fatti che coinvolgono i due protagonisti si celi il fantasma di Asa Surrette, spietato serial killer sfuggito alla condanna a morte in Kansas.
C’è solo un problema: Asa Surrette è stato dichiarato morto dopo il grave incidente che ha coinvolto il furgone per il trasporto detenuti su cui viaggiava. Dave comunque deve assolutamente tentare l’impossibile: proteggere coloro che ama da quell’essere immondo, incarnazione vivente del Male.

James Lee Burke narra questa storia con tre voci ricorrenti e con tre punti di vista diversi: quella di Dave Robicheaux, del suo amico Clete Purcell, e della voce narrante (l’autore stesso onnisciente) che ci permette di arrivare in profondità all’interno di tutte le situazioni, ma, soprattutto, nell’anima malata di Asa Surrette. In questo romanzo, James Lee Burke ha dipinto il ritratto del personaggio più incredibilmente cattivo che abbia incontrato nella storia della letteratura. Sembra quasi banale il suo approccio, giorno per giorno, con le sue vittime che controlla e distrugge una per una in maniera seriale. Asa è un mostro: insensibile sociopatico, narcisista, schizofrenico. L’autore riesce magistralmente a creare un carattere complicato, satanico, raccapricciante ma abbastanza reale, tanto da farci riflettere sull’animo umano e averne meno fiducia.
Nel ventesimo thriller di Burke ritroviamo la Louisiana e soprattutto il Montana, dove l’autore è nato e vive, e tutti i personaggi co-protagonisti degli altri suoi bestsellers, il suo fedele partner investigativo Clete Purcel, l’adorata figlia Afair, l’amico scrittore Albert, come a voler ribadire che il set e i caratteri delle sue storie sono comunque la sua forza narrativa. “Il sale della terra” è il più ambizioso romanzo di James Lee Burke, comprende un cast di personaggi variegati, lontano da stereotipi, una trama complessa, ben costruita, inquietante e soprattutto una riflessione molto approfondita sul lato più oscuro dell’essere umano.