Il salto della rana
- Autore: Paola Rondini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fernandel
- Anno di pubblicazione: 2014
Un salto dalla realtà alla fantasia nella vita di Emma Taddei e la piscina è una placenta.
“Emma Taddei Italy”, il foglio sollevato a due mani dall’autista – un ex atleta con gli occhiali a specchio – attira l’attenzione della ragazza, appena atterrata all’aeroporto Sky Harbor di Phoenix, Arizona. La LBK è stata generosa. Emma ha occupato un posto in prima classe sul volo e dispone di un budget consistente, per portare a termine la sua missione fashion fuori sede. Il più importante gruppo tessile americano vuole lanciare un nuovo marchio di abbigliamento sul mercato europeo. L’occasione della vita, le ha detto il capo al telefono. Tocca a lei ideare nome e slogan, chiudendosi insieme agli altri creativi nel Cubo, una specie di monolite luccicante nel deserto di polvere rossa, prateria da indiani e cow boy, resort extra lusso, dotato di ogni comfort – compresa un’invitante piscina - e tecnologia 3D. Un alveare della creatività dove esprimersi al meglio, al servizio dell’azienda che ha deciso di sbancare il pret a porter della Vecchia Europa.
Paola Rondini, scrittrice di Città di Castello e dintorni (viaggia molto per lavoro), realizza questa incursione nel mondo laccato dell’alta moda, nel romanzo “Il salto della rana”, 142 pagine 12 euro, edito di fresco da Fernandel, la casa editrice ravennate nata nel ’94 dalla rivista letteraria omonima, per proporsi come strumento di scambio di diverse esperienze di scrittura.
Qualcuno trova carina Emma Taddei, di madre umbra e papà siciliano. Per altri è un tipo. Ama le righe, odia il disordine. Lavora in un’agenzia pubblicitaria di Milano, in centro, dove le strade pulite fanno da specchio alla ricchezza di famiglie bionde e celesti. È un’osservatrice stupefatta di scenari e particolari, riconosce di vedere cinema ovunque, anche se ammette che immaginazione e intuito, le sue doti migliori, facciano di tutto per combinare disastri.
Non fa sconti a se stessa. Ritiene che la sua storia personale sia segnata da un alone di impercettibili deviazioni verso la pazzia. Il pessimismo le deriva dalla condizione della madre, Rita, bellezza nervosa negli anni Settanta, con laurea in fisica e passione per lo yoga, ora ricoverata in una casa di cura per malattie croniche. Soffre di un disturbo mentale incurabile, causato da un tumore che preme sul lato frontale del cervello. Non è mortale, ma la fa cadere in uno stato di apatia, dal quale si scuote solo per replicare agli interlocutori con non sense in rima: figlia adorata, mangia un’orata, figlia dolce dammi un ponce. La sua vita è un continuo gioco surreale di parole, è la regina delle rime, ti incanta o ti opprime. Emma ci soffre.
In Arizona, il progetto è affidato a un giovane stilista greco, considerato il genio scontroso della creazione sartoriale, anche se a lei sembra un ragazzo schivo e beneducato. Niente però è come si aspettava o le avevano raccontato di quel posto alieno. Nikandros l’attira in un vortice straniante, estremo, si sente amata ma anche usata, rispettata ma strumentalizzata.
A Milano la mamma, ancora bellissima per quanto smarrita, ha una crisi. Ma il presente e il passato si capovolgono, tutto prende a ruotare su se stesso, Emma e Rita, il papà avvocato, l’amica Maria, il misterioso Andrea che ha lasciato Silvia.
C’è una macchina scura, ricorre il numero civico 16 e un paio di occhi terrorizzati si riaffacciano nei ricordi di Emma. Una parola le torna in mente: salto. Da bambina, si incantava a guardare le rane, le trovava il più bello degli anfibi. Le rane sono perfette, capaci di saltare sulle zampe posteriori che si allungano elegantemente.
Prima in controluce, poi in maniera chiara, la storia cambia rotta, dalla realtà alla fantasia, dal vissuto al sognato.
Il titolo evoca il salto. Saltare nella vita, nelle vite, anche in un mondo misterioso che gli umani stentano a capire.
Paola Rondini si spinge al confine tra il concreto e l’immaginario (tra la vita e la morte, potrebbe azzardare qualcuno, Emma compresa).
Un’autrice perfetta per le edizioni Fernandel, che vogliono raccontare in forma narrativa il mondo in cui viviamo, meglio se con occhio critico, ma non severo a tutti i costi. Fantasioso. Creativo.
Il salto della rana
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