Il secolo lungo della modernità di Philippe Daverio

“Il piacere quanto il capire sono due percorsi della conoscenza.”

Regalatavi un po’ di tempo, accomodatevi in poltrona e sfogliate le pagine di questo magnifico libro. L’autorevole Philippe Daverio ci spiega la nostra storia attraverso seicento capolavori dell’arte. Un viaggio attraverso l’età moderna, il Secolo Lungo, dalle sue origini con la Rivoluzione francese agli orrori della Prima guerra mondiale: dal pensiero politico di Delacroix al Quarto stato di Pellizza da Volpedo, da Boccioni a Gauguin e Van Gogh, fino all’Art Nouveau.

“E’ innegabile che se il nostro mondo si distingue così profondamente da quello nel quale viveva Giulio Cesare, lo dobbiamo alla macchina che ha sostituito lo schiavo, quella a vapore come quella mossa dal motore a scoppio, lo dobbiamo al telefono, lo dobbiamo alla scoperta dei microbi di Pauster; lo dobbiamo al fatto che il sogno di volare di Leonardo si sia realizzato, lo dobbiamo per arrivare al computer all’idea di una matematica nuova binaria quanto lo dobbiamo a nuova concezione della materia fondata sulla scoperta delle irradiazioni atomiche dei Curie, della relatività di Einstein e dell’ipotesi quantistica di Planek. Tutta roba di quel lungo secolo della modernità.“

Difficile descrivere il secolo della modernità interamente fra storia, politica e scienze, ma le arti, scrive l’autore, hanno il pregio fondamentale di essere ben più facilmente decifrabili. Ed è così che in una città ideale europea, un Philippe Daverio ispirato dai suoi progetti architettonici immagina un museo al centro della città utilizzando una vecchia e dismessa stazione ferroviaria. All’entrata, sullo sfondo della parete centrale vi è la Zattera della Medusa, una piramide di carne umana dipinta da Thedore Gericault, giovane pittore francese di appena ventisettenne. L’autore lo pone all’ingresso del museo non per stupire il visitatore bensì perché è il primo dipinto manifesto della rivoluzione romantica nella pittura francese.
Dalle due scale laterali si accede al piano superiore dove è situata la Libreria, e poi alle grandi Sale dedicate alle opere d’arte alle quali si alternano ristoranti e altri locali. E’ piacevole sostare al Caffè Michelangelo, per gustare ciò che si preferisce fra le atmosfere dei Macchiaioli. Il viaggio prosegue negli ampi padiglioni tematici come quello dedicato al Lavoro. E non finisce qui.

Pubblicato da Rizzoli nel 2012, “Il secolo lungo della modernità” è un libro straordinario non solo per le bellezze delle opere riportate, ma anche per il sagace e colto racconto dell’autore. Le meraviglie dell’arte, della politica, delle scienze descritte da uno dei nostri più apprezzati critici d’arte, un gran tour nella storia, e con sapienza e divertimento un’elegante raccolta dei pensieri del passato proiettati nel futuro.