Il segno del sale
- Autore: Massimo Ansaldo
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
Un giallo ambientato nel Golfo dei Poeti: è “Il segno del sale”, il nuovo romanzo di Massimo Ansaldo, avvocato penalista di professione, con una grande passione per la narrazione. Fin dalle prime pagine si è immersi nella bellezza dei luoghi della settima terra, Campiglia, con i vigneti e gli uliveti che dominano sul golfo spezzino, in uno scenario suggestivo della Riviera di Levante.
È la settimana Santa e il paese è fermo nei suoi riti ed immobile nella sua storia, fatta di segreti e omertà. Le due famiglie Durante e Roversi, dopo oltre mezzo secolo, continuano a tramandare un odio reciproco l’una verso l’altra, e nulla e nessuno è riuscito a porre fine alle loro ostilità. Fernando aveva la rivendita dei tabacchi nella piazza del paese; si era sentito male nel suo giardino mentre potava gli ulivi. Il giorno prima era spaventato, racconterà la moglie alla polizia, perché aveva notato vicino la maniglia della porta di casa una manciata di sale. Cosa poteva significare? Forse un avvertimento affinché i segreti di quei luoghi, dopo decenni, rimanessero tali. Teresa, invece, era uscita di casa come sempre di mattina molto presto; con il suo scooter avrebbe raggiunto la stazione di La Spezia per recarsi al lavoro in ospedale a Genova. Era infermiera nel reparto di terapia intensiva del San Martino, dove nelle ultime settimane era stato ricoverato Don Ciccio, un vecchio e conosciuto capomafia. La troveranno riversa sulla strada. Come mai in un piccolo paese dove non succedeva mai nulla di speciale, quelle morti apparivano come un evento di un passato che si ripresentava con tutte le sue ombre e i suoi misteri? E cos’era il segno del sale?
Un caso complesso da risolvere per il commissario Iurato, che affondava le radici nella memoria di quel piccolo e splendido borgo. Temeva di non essere l’uomo giusto nella risoluzione delle indagini, lontano dalla sua città, Potenza, e con un peso di inferiorità che lo schiacciava ogni volta. Avrebbe dovuto rompere il silenzio di anni, forse aiutato da quelle morti inspiegabili che sapevano raccontare la loro storia e quella degli altri.
Ma chi aveva interesse a riaprire quella vecchia storia e perché? Era il 1940 e Mussolini aveva annunciato l’entrata in guerra dell’Italia a fianco di Hilter. La scarsità di sale aveva messo in crisi alcuni settori economici del nostro Paese. Trovare sale era una vera caccia all’oro. Mario, Giovanbattista e i loro figli Massimo e Roberto, con l’aiuto di Riccardo, detto Mandrake, un mago nel riparare motori di qualsiasi mezzo, rifornivano di nascosto i numerosi salumifici emiliani. La scoperta, per caso, nella Grotta Grande di una miniera di sale, aveva consolidato la loro società e fatto nascere la Confraternita del Sale, che avrebbe dovuto custodire il segreto del loro tesoro, l’oro bianco. I protagonisti della storia furono da subito consapevoli di avere tra le mani una fortuna, un sale pregiato quanto quello inglese, con il quale avrebbero fatto una montagna di soldi. Una manciata di sale umido sulla serratura della porta di casa sarebbe stato il loro segno di riconoscimento, per i carichi da effettuare di notte e per le loro riunioni. Giovanbattista amministrava il guadagno del loro traffico, cosa che fece fino al giorno del suo assassinio. Cosa poteva legare la sua morte a quelle più recenti? Un pensiero fisso per il commissario Iurato, che in quei giorni precedenti la festività della Pasqua avrebbe dovuto risolvere l’ingarbugliato caso.
“Il segno del sale” è un romanzo giallo nel quale Massimo Ansaldo ha la capacità di narrare, con uno stile accattivante, immediato e leggero, una vicenda suggestiva e piena di misteri. Una storia di vendetta e rancori, nella quale i protagonisti precipiteranno in una rabbia divorante e inestinguibile, delineando sentimenti estremi e umane passioni. Una lettura piacevole.
Il segno del sale. Un giallo nel golfo dei poeti
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