Il segreto dell’antiquario
- Autore: Roberto Carboni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2022
Una poesia poco nota di Guido Gozzano, il poeta piemontese delle “buone cose di pessimo gusto”, dal titolo L’amico delle crisalidi è posta in esergo al nuovo romanzo di Roberto Carboni. Il segreto dell’antiquario (Newton Compton, 2022) ha una storia, un personaggio, un intreccio assolutamente sorprendenti.
Siamo a Bologna, e l’antiquario che dà il titolo al libro è un musicista di fama, Elia Morosini Arconati, dalla figura quasi gigantesca e dalla personalità ricca e contorta. Un’infanzia difficile, una sorellina, musicista promettente, morta precocemente, genitori freddi e scostanti, un ricovero in clinica psichiatrica e una personalità a dir poco disturbata. Quest’uomo elegante, raffinato, gastronomo e collezionista, circondato di oggetti rari preziosi, cresciuto con una coppia di donne che gli hanno insegnato lo stile, la raffinatezza di cibi e oggetti d’antiquariato, e che gli hanno lasciato in eredità il negozio molto noto e frequentato in città, dietro la facciata della cultura musicale e del buon gusto nasconde una disposizione insana alla violenza, al delitto efferato, che gli procurano momenti di pace e di appagamento dopo tensioni emotive insostenibili.
Separato dalla moglie Evelina, concertista, in rapporti affettuosi con il baritono Fabrizio, il suo umico amico, assiduo e fedele visitatore della ormai vecchia Malgherita, Elia trascorre il tempo in attesa di entrare di nascosto nelle vite degli altri, in genere coppie, che insegue, spia nella loro intimità, violando ogni segreto e impossessandosi di vite invidiate e non sue. Nel suo laboratorio segreto ci sono i calchi di chiavi delle case in cui è penetrato di nascosto, bottigliette di cloroformio per addormentare le vittime, sedativi, tutto ciò che una mente diabolica, criminale ma schizofrenica, può ritenere utile per portare a compimento i suoi progetti sanguinari, in cui la morbosità e una fantasia perversa si unisono in un cocktail raffinato quanto i tè Darjeeling offerti ai suoi ospiti in bicchieri di cristallo prezioso.
Bastoni di lacca, servizi da tavola e posate antiche, argenterie, tovaglie ricamate, dischi rari a 78 giri conservati in leggere veline si alternano nella mente malata di Elia con orrendi strumenti di morte, messe in scena degne del più macabro grand-guignol. Una medium, Madame Therèse, che crede di aver riconosciuto in Elia il mostro di Bologna, l’amico Fabrizio che sospetta di lui, la società mediatica che preme per ottenere il consenso degli spettatori attraverso la scoperta del colpevole con qualunque mezzo…
Macelleria sociale e delitti barbarici si alternano in questo romanzo che Roberto Carboni costruisce con abilità ed efficacia, tenendo il lettore in bilico tra l’orrore e il fascino della perversione, mentre il maestro Elia Morosini-Arconati si impone con la sua vena artistica come un vero grosso personaggio, ambiguo, feroce, contraddittorio, geniale. Il giallo italiano di Roberto Carboni segna con Il segreto dell’antiquario un nuovo punto per un genere che guadagna il meritato favore del pubblico dei lettori, con sempre maggior convinzione.
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