Il segreto della colomba di Manuela Mazzi

"Missione cornamusa!" è un’espressione che dovrebbe già dirla tutta. E, infatti, si parla di una spedizione avventurosa, con un incarico per nulla semplice da portare a termine proprio nella terra dei suonatori di ciò che un tempo era considerato uno strumento di guerra: anche se i protagonisti principali battono bandiera rossocrociata.

"Il segreto della colomba" è di fatto un thriller di quelli con la "T" maiuscola. Non un noir o un gialletto. No! Qui c’è suspense, c’è azione, ci sono rapimenti e omicidi, ma c’è anche storia e ricerca, ambientazioni dettagliate, intrighi e tradimenti. E poi ci sono la Svizzera e la Scozia, messe quasi a confronto in un susseguirsi di interessi comuni, che emergono in un certo senso quasi per caso di tanto in tanto.

Molto affiatati i due personaggi, che si distinguono molto bene sia per carattere che per attributi fisici. Ben caratterizzato è poi l’antagonista, del quale emerge un profilo psicologico che rende perfettamente credibile le sue gesta da folle. In questo romanzo ricco di immagini tanto da essere già stato definito "molto cinematografico", in realtà non viene lasciato molto spazio all’immaginazione del lettore, il quale d’altronde è già sin troppo impegnato a sfogliare velocemente le pagine per capire quel che sta per accadere, sebbene non riuscirà in ogni caso a intuire in particolare quale colpo di scena finale si cela verso le ultime pagine.

Da quanto si è potuto capire, sembrerebbe essere il primo episodio di una trilogia. E detto tra noi, sembra che qualcuno stia già aspettando con ansia l’uscita del secondo libro… Non essendo pubblicato da un grande editore, non ci resta che sperare, quindi, nel passaparola per portare alla ribalta quest’avventura che promette di regalare ancora molte emozioni anche in futuro.