Il segreto della sarta di Parigi di Fiona Valpy

Il segreto della sarta di Parigi (Newton Compton 2020, titolo originale The Dressmaker’s Gift, traduzione di Alessandra Maestrini) è il nuovo romanzo della scrittrice inglese Fiona Valpy, autrice da oltre un milione di copie e di bestseller tradotti in 15 lingue.

“Qualcosa, in quello scatto, forse i sorrisi delle tre ragazze raffigurate o le linee eleganti degli abiti che indossavano, aveva catturato la mia attenzione. Il loro stile chic aveva un che d’oltremanica”.

Una fotografia in bianco e nero, incurvata e ingiallita dagli anni, dove tre giovani donne posavano davanti a una vetrina sopra la quale era dipinto il numero civico dell’edificio, il 12, e le parole “Delavigne. Couturier”, avrebbe fatto scoprire ad Harriet Shaw la dolorosa storia della sua famiglia. Harriet aveva riconosciuto la ragazza ritratta alla sinistra dello scatto. Lineamenti delicati, capelli chiari e sorriso gentile. Non poteva che essere Claire, la nonna materna di Harriet. Ero certa che quest’ultima ricordava vagamente il suo volto dai vecchi album di famiglia e che era nata in Francia. Girando la fotografia, sul retro Harriet aveva trovato tre nomi scritti con una grafia obliqua, “Claire, Vivienne, Mireille” e la data: “Paris, Mai 1941”. Quasi a spronarla, nonna Claire e le sue due amiche avevano sorriso dalla fotografia in bianco e nero che Harriet teneva sulla scrivania accanto al portatile, come a dire:
“Alla buonora! Che cosa stai aspettando? Vieni a cercarci!”.

E così Harriet in quel pomeriggio di settembre si trovava a Parigi, di fronte alla sede dell’Agence Guillemet, dove la domanda della ragazza era stata accettata. Uno stage di un anno presso una celebre agenzia di moda, sulle orme di nonna Claire, che negli anni Quaranta del XX secolo nella Parigi occupata dai nazisti era stata una sarta e aveva condiviso lavoro, passione, speranze e disperazione con le sue due amiche Vivienne e Mireille.

“Non era la prima volta che recapitava messaggi per conto della rete”.

In questo appassionante romanzo, l’autrice, forte di una ricca bibliografia e di fonti molto accurate, rievoca le vite di alcune delle coraggiosissime donne che hanno lavorato per la Resistenza e hanno sofferto nei campi di concentramento nazisti durante la II Guerra Mondiale. Donne intrepide come Claire, Vivienne e Mireille, le tre giovani sarte che durante l’occupazione nazista di Parigi cercano di vivere una vita normale. Ognuna di loro, però, ha qualcosa da nascondere. Ecco perché il romanzo, pieno di personaggi con cui empatizzare, carichi umanità e di colpi di scena, è:

“Dedicato alla memoria delle donne dello Special Operations Executive (Esecutivo operazioni speciali), che hanno collaborato con il movimento di Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale e hanno perso la vita nei campi di concentramento di Natzweiler-Struthof, Dachau e Ravensbrück: Yolande Beekman, Denise Bloch, Andrée Borrell, Madeleine Damerment, Noor Inayat Khan, Cecily Lefort, Vera Leigh, Sonia Olchanezky, Eliane Plewman, Lilian Rolfe, Diana Rowden, Yvonne Rudelatt e Violette Szabo. E alle loro sorelle d’armi, i cui nomi non compaiono nei documenti e il cui destino rimane a tutt’oggi ancora ignoto”.