Il sogno dello scrittore
- Autore: Franco Mimmi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Per chi ami la letteratura già il titolo – “Il sogno dello scrittore” – è molto allettante. Il sottotitolo – “Le smanie per la letteratura”– ci dice, poi, due cose: che Franco Mimmi sta citando Carlo Goldoni (“Le smanie per la villeggiatura”) e che, dunque, di letteratura ne sa e che il libro sarà, di fatto, una commedia.
Così è, infatti: la umanissima commedia di due fratelli, Eulalia e Fernando, che sono gemelli eppure diversissimi. Per quanto diversi però sono pur sempre gemelli e dunque similissimi. Eulalia è un genietto, colta, presto laureata, assistente universitaria. Fernando è un bighellone incolto dotato dalla natura di un membro di notevoli proporzioni, che lo fa entrare facilmente nel mondo dei film porno, ma anche di qualche talento musicale, da artista di strada.
Eulalia si arrende presto all’evidenza di un genio superiore al suo, quello di Alvaro Tadini, grande scrittore che lei, innamorata, seguirà in America. Un affair extraconiugale di Alvaro, unico ma con un figlio di mezzo, la indurrà però al ritorno in Italia. Fernando si arrenderà agli anni che affettano il suo strumento di lavoro e vivrà con sua sorella una vita sempre più stentata fino al giorno in cui…
Fino al giorno in cui i due intercettano un invito, rivolto ad Alvaro, per passare un mese in una colonia di scrittori e decidono, considerato il vitto abbondante e l’alloggio caldo, di accettarlo per loro, sotto falsa identità. Nella writers colony troveranno ad attenderli una signora snob, dedita a inquietanti allusioni ma con una sincera passione per la letteratura e quattro coloni che sperano di ottenere, dalla frequentazione col grande scrittore, le lezioni necessarie per raggiungere fama e fortuna letterarie.
Sarebbe assurdo dire di più della trama de “Il sogno dello scrittore”, meno che mai di come si risolva questa elegante presa in giro della letteratura-spettacolo. Quello che invece bisogna dire è che si tratta di un vero e proprio fuoco d’artificio di situazioni, di intrighi, di citazioni letterarie (non la svelo ma metto sull’avviso per almeno una di quelle che ho colto: attenti al professor Timofej del Waindell College), un impianto di grande solidità che Franco Mimmi manovra con piacevole sicurezza strutturale e linguistica. Per finire: occhio ai titoli dei libri di Alvaro Tadini, qualcuno li ha scritti davvero.
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Due anziani gemelli ormai settantenni, Eulalia e Fernando, lei letterata e lui ex attore porno, vivono al freddo e quasi alla fame quando giunge loro un invito a trascorrere un mese in una “colonia di scrittori”, al caldo e ben pasciuti. Veramente l’invito sarebbe rivolto a un famoso scrittore, Alvaro Tadini, già compagno di Eulalia, che lei lasciò per una infedeltà di lui e che, disperato per l’abbandono, si ritirò in luogo sconosciuto e smise di scrivere. I due decidono di accettare l’invito, spacciandosi per Alvaro e la sua segretaria, e si recano alla colonia. Li accoglie la proprietaria, Alessandra di Villafiorita, ma anche della sua identità e dei suoi motivi c’è da dubitare. Vi sono poi quattro ospiti paganti, accorsi per assorbire le lezioni del grande scrittore sperando di raggiungere così fama e fortuna letteraria.
Non si può aggiungere altro, per non svelare l’ingegnoso meccanismo del romanzo e la sua soluzione. Basti dire che “Il sogno dello scrittore” è un fuoco d’artificio letterario, anche dal punto di vista dello stile, e risulta in una elegante e divertente presa in giro di quelle che già il sottotitolo, echeggiando Goldoni, definisce “le smanie per la letteratura”.