Il sole dei morenti
- Autore: Jean-Claude Izzo
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: E/O
- Anno di pubblicazione: 2012
Ho recensito altri libri di Jean Claude Izzo e ho cercato di vedere l’autenticità di questo autore che meriterebbe pagine di antologia. Izzo è molto più di uno scrittore di noir mediterranei benché ne sia il fondatore: è un arista completo.
Il sole dei morenti, edito da E/O nel 2012 con la traduzione di F. Doriguzzi, è il suo ultimo romanzo in cui non c’è una trama poliziesca per quanto la violenza faccia da sottofondo al testo.
È ambientato tra i barboni di Parigi, gli invisibili che noi facciamo finta di non vedere per conservare pulita la nostra coscienza.
Rico, un uomo che ha conosciuto l’agiatezza, dopo il divorzio, perde il benessere materiale e si ritrova sulla strada privo di dignità e addolorato.
Dopo la morte dell’amico Titì (che Izzo rende dinamicissima con la descrizione dell’apparato mediatico) decide di lasciare Parigi e di andare a morire a Marsiglia, la città del sole e dei disperati, inseguendo un amore giovanile. Lea.
Su ciò si basa la prima parte del romanzo, che alterna passato e presente con una voce narrante che scopriremo in seguito, dall’amore disperato verso Sophie al precipitare verso l’abisso e l’incontro con altre donne come Julie, Mlika e Miriana che rappresentano stadi diversi della sua esistenza. La figura della donna in Jean Claude Izzo è importante in quanto essa è compagna di dolore dell’uomo e quasi mai lo conduce alla salvezza.
Anche il rapporto con gli altri uomini sconfina nella disperazione perché Rico non prova un’autentica amicizia verso persone che sono accomunate solo dalla disgrazia. La solidarietà non esiste nella strada, i poveri si fanno la guerra tra loro rafforzando il potere dei ricchi. I reietti come Rico devono subire il disprezzo dei perbenisti e le ingiurie di delinquenti (terribile la scena dell’incontro ad Avignone con gli skinhead inconsapevoli di essere ugualmente sconfitti). Perdere quello che si ha è facile, l’importante è essere se stessi.
Nella seconda parte la voce narrante si rivela per quella di Abdou, giovane ragazzo algerino giunto a Marsiglia su un cargo, che si affeziona a Rico considerandolo un padre ed è così che in effetti quest’ultimo lo tratta. Entrambi trascorrono i loro momenti insieme, ma la fine per il più anziano è vicina...
Il sole dei morenti è bello con tematiche dure come la povertà, l’alcolismo, i migranti, la vendita di esseri umani. Ogni personaggio ha una sua storia, che non è mai felice, ma è frutto delle scelte o del destino crudele. Izzo non considera questi sventurati dei dannati, ma lascia loro una speranza, fosse solo quella di morire al sole. Rico alla fine ce l’ha fatta.
Il sole dei morenti
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Un libro perfetto per...
Per chi pensa ai problemi dell’umanità.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il sole dei morenti
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