Il sonnambulo di Sebastian Fitzek

Leon vive in un bell’appartamento, aggiudicatosi grazie a un singolare colpo di fortuna, insieme alla bella moglie Natalie. Tutto sembra essere perfetto, quando una mattina Natalie, in evidente stato di shock, lascia il loro appartamento e scompare nel nulla. Leon, preoccupato, ridiviene preda di fenomeni di sonnambulismo che avevano segnato drasticamente già la sua adolescenza dopo la morte dei genitori.

Questo è l’input che Sebastian Fitzek usa per introdurci in un percorso da incubo, in un sottilissimo equilibrio tra sogno e realtà.

Pubblicato da Einaudi nel 2013, Il sonnambulo è uno psico-thriller che spinge qualsiasi lettore a dubitare di se stesso quando si addormenta e attraversa quel cosiddetto "terzo stadio" prima del risveglio. Si potrebbe pensare di esser capaci di qualunque cosa e di essere poi convinti di essersi risvegliati solo da un brutto sogno.

Se questo labirintico itinerario è il pregio di questo romanzo, che ha reso Fitzek, uno dei nuovi scrittori da bestseller tedeschi, è anche vero che rischia di diventare altrettanto farraginoso e complicato da richiedere alcune riletture e passi indietro per riannodare le fila della trama. Sicuramente, però, curioso e originale tanto da aver ispirato la Rat Pack Filmproduktion di Christian Becker a produrne una trasposizione cinematografica, che a questo punto auspico e attendo di vedere!
Buona lettura!