Il talento della vittima
- Autore: Patrizia Zappa Mulas
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2019
Patrizia Zappa Mulas è un’autrice che ha scritto romanzi come "L’orgogliosa" e "Rosa furia" prima di cimentersi con il genere giallo ottenendo validi successi.
Lessi alcuni anni fa "Rosa furia" e la scrittrice mi era parsa delicata e realistica nei confronti dei problemi degli adolescenti. Così ho letto con piacere "Il talento della vittima", un giallo veramente insolito in un’epoca in cui predomina il giallo scandinavo e racconti pieni di violenza.
L’ambientazione è originale: Gubbio, il centro dell’Italia e il cuore della civiltà degli Umbri. Il commissario Agostino riceve una telefonata il 31 dicembre: una ragazza bellissima si è apparentemente uccisa. Dalle prime ricostruzioni si sa che è una documentarista appassionata della storia di Gubbio e delle Tavole eugubine, unica testimonianza di una civiltà preromana che praticava una religione animistica, ma non solo.
Agostino si trova un memoriale scritto dalla vittima che racconta un doloroso amore per il Direttore, potente personaggio del circondario e perciò comprende di essere di fronte ad un intrigo molto oscuro. Una cosa è certa: la ragazza non si è uccisa. E non vado oltre.
Il romanzo è bello, è originale l’idea di dare voce a una lettera che è un atto di accusa e un omaggio ad una civiltà antica e i dialoghi tra il commissario e il suo subordinato Pizzetti. Il primo appassionato di paleografia, l’altro di informatica, ma tutti e due decisi a trovare la verità.
I personaggi sono vivi, pieni di forza, con uno spessore umano e tratteggiati con cura. La città è descritta con pennellate decise e misteriose al punto giusto tanto che il lettore si rende conto di come si sono svolti i fatti stando attento ai particolari spaziali.
Alla fine ne viene fuori un bel libro. Lettura consigliata.
Il talento della vittima
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Ho trovato la narrazione non particolarmente avvincente. C’è il tentativo di fare qualcosa di nuovo, non del tutto riuscito. I personaggi non sono ben delineati.
Un ufficiale dei Carabinieri dei giorni nostri che sia a digiuno delle nozioni basilari di informatica è alquanto improbabile. Certi particolari l’autrice poteva tralasciarli. Della serie....se non conosco bene un argomento, evito di parlarne. Mi riferisco a questo:”si era iscritto alla Scuola Ufficiali Carabinieri. Invece degli esami di laurea aveva scalato i gradi militari e la laurea era rimasta là, come una salita che non aveva più affrontato”. Non esiste iscrizione alla Scuola Ufficiali Carabinieri, ci si accede dopo due anni trascorsi all’Accademia Militare di Modena. All’Accademia di Modena si entra tramite concorso e rigide selezioni. Dopo 5 anni di studio (2 a Modena e 3 a Roma alla Scuola Ufficiali) gli ufficiali escono con una Laurea in Giurisprudenza e il grado di Tenente.