Il tempo dell’innocenza di Raul Montanari

Il primo amore. E poi… Una vita per una vita… Certo, detta così è semplice. Ma voi, sì, proprio voi, sareste capace di uccidere una persona per salvare qualcuno che vi sta a cuore?
E non parlo di uccidere una faccia anonima tra la folla, lì ci riuscirebbero tutti. Forse.
Parlo di una persona con la quale avete condiviso gli anni più belli (e più brutti) della vostra vita, quelli dell’adolescenza. Una persona che vi ha dato tanto. E vi ha anche tolto tanto. Una persona che è dentro di voi, nel bene e nel male. Ci riuscireste? Sì? Davvero?

L’anno di "Il tempo dell’innocenza" di Raul Montanari (Baldini Castoldi, 2014) è il 1986, lo scenario l’estate milanese, con i suoi caldi torridi e il cemento che non lascia respirare. I protagonisti? Damiano, Ivan ed Ermanno. Amici per la pelle, ma anche pronti a scannarsi per la stupidata del momento.
Damiano è l’ago della bilancia durante un litigio tra i suoi due migliori amici. Uno vuole farla franca, l’altro esige vendetta. Che fare? La soluzione migliore sembra quella di una vendetta soft, se così si può chiamare. Purtroppo il piano va a rotoli e la vendetta soft diviene una condanna a vita per il povero Ermanno, per la gioia di Ivan, che l’ha spuntata.
Gli anni passano e la vite è andata avanti, come sempre. Damiano cerca sempre il suo posto, tra donne disinibite e giornate che sembrano tutte uguali. Ivan si è trasferito con Nadia in provincia, ha avuto successo e ora è il sindaco di quel posto all’apparenza tranquillo. Già, Nadia… non ve l’ho detto prima, in realtà Nadia è stata il primo amore di Damiano, un amore condiviso con Ivan, che quel giorno gli ha dato il via libera per assaporare il piacere e il sentimento. E poi si è ripreso tutto…
Ermanno? Lui da quello scherzo non si è mai è più ripreso e qualcuno esige vendetta. Quel qualcuno che sta chiedendo a Damiano una vita per una vita.
Uccidere Ivan per salvare l’adorata sorella, agonizzante in un letto d’ospedale, in attesa di quel dono che potrebbe salvarla.
Come ciliegina sulla torta, un detective che adora la salsa di soia e che ha vissuto un’adolescenza forse peggiore di quella di Damiano… Ora la palla è passata a quest’ultimo, che deve decidere a quale vita porre fine…

Raul Montanari ci pone un quesito semplice semplice. Purtroppo la risposta sarà difficile da dare… oppure no?
Una storia che parla di dolore e amore, di speranza e passione. Una storia che afferra la mente, il cuore e lo stomaco e li spreme fino alla fine, lasciandoci in cambio uno stato d’animo che cercavamo da tempo. E che sarà differente per ognuno di noi…
Un libro da portare con noi. No, non in valigia, magari da leggere durante le vacanze.
Nel cuore, quello è il suo posto.