Grande successo di critica e di pubblico anche quest’anno per Bookcity Milano 2015: oltre 150 mila presenze, più di 800 eventi a cui poter partecipare, tantissime mostre disseminate in ogni parte della Città Metropolitana, 200 sedi utilizzate per gli incontri.
La bellezza dei libri e l’arte della lettura sono state il fulcro di questo Bookcity, che ha visto sfilare grandissimi ospiti di fama nazionale e soprattutto internazionale: dopo l’incontro inaugurale con Isabel Allende, il tanto atteso panel Il thriller femminile: oltre un secolo di bestseller con special guest la scrittrice Mary Kubica.
Con Paola Ronchi, Giuseppe Pastore, Alessandra Viero e Marta Perego si è parlato, nella Sala della Balla presso il Castello Sforzesco – centro nevralgico di questo Bookcity Milano 2015 – di thriller al femminile ed in particolare si è discusso insieme all’autrice Mary Kubica del romanzo La sconosciuta da poco in libreria con Harlequin Mondadori.
I segreti di un thriller di successo
I relatori hanno espresso la loro opinione su questo thriller mozzafiato uscito lo scorso 13 ottobre in Italia: stile particolare, struttura narrativa decisamente originale, trama inusuale e tanta suspense. Questo è La sconosciuta per Paola Ronchi, che ha aggiunto:
“Fin dalle prime pagine si focalizza l’attenzione sull’elemento della pioggia, una pioggia eccezionale, che ci introduce subito in un momento che ha qualcosa di strano”.
Lo conferma l’autrice stessa, sottolineando che:
“Quando piove e – come nel romanzo – piove da così tanto tempo, la città sembra cambiare il proprio aspetto, così come cambiano radicalmente le vite dei tre protagonisti. Piove ed intanto si viene a conoscenza del fatto che il matrimonio è giunto ad un punto di stasi, piove ed intanto si intuisce che qualcosa di diverso rispetto al tempo passato sta per succedere”.
Secondo Marta Perego, invece, il punto di forza de La sconosciuta è il nuovo punto di vista che il testo offre: personaggi molto ben costruiti, una nuova e più pregnante empatizzazione con i protagonisti.
Come nasce un thriller che diventerà un bestseller? La genesi de "La sconosciuta"
Ma da dove nasce l’idea di un libro così vicino al lettore, che sembra proprio rivolgersi a chi quelle pagine le sta lentamente assaporando?
Rivela Mary Kubica come inizialmente avesse un’idea molto vaga dei suoi personaggi e del percorso da intraprendere per sviluppare la storia. C’era l’idea, ma tutto ha preso forma a mano a mano che la vicenda veniva trascritta nero su bianco, in corso d’opera, salvo l’immagine iniziale della pioggia con cui, non a caso, si apre il libro.
La storia – continua Mary Kubica –
“è completamente inventata. Sono eventi che accadono nella vita reale: le forme di violenza psicologica che descrivo nel libro sono cose vere, ma che per mia fortuna non ho mai subito”.
Violenze e abbandoni: di questo è fatto La sconosciuta, che vede una protagonista, Heidi, in continua lotta con se stessa e con la sua maternità negata, ma che vede anche Willow, l’altro personaggio chiave del romanzo - a cui il titolo si riferisce, in preda ai ricordi di un passato doloroso e compromettente.
Si tratta dunque di vita reale,
“anche se spero che il lettore abbia intuito la mia voglia di regalare a tutto quello che ho narrato un sincero tocco di umanità. Per questo ho utilizzato personaggi normali, come me, come voi, personaggi ispirati alla vita di tutti i giorni, inseriti però in situazioni estreme, come quelle che descrivo”
.
È un genere, quello con cui si cimenta la Kubica, che si distacca totalmente dalla sua vita personale: moglie e madre, Mary ha molte passioni che definisce “semplici”, dal giardinaggio alla cucina, passioni che arricchiscono la sua vita rendendola felice. Nei suoi libri invece, dichiara l’autrice,
“creo una situazione diversa. È questo quello che mi affascina: esaminare aspetti dell’esistenza così importanti, così duri anche, sebbene non li abbia mai toccati realmente da vicino”.
Perché il thriller psicologico piace alle donne?
E’ stata questa la domanda clou dell’incontro: perché questo genere, il thriller psicologico, piace così tanto alle donne? Perché il pubblico femminile si appassiona a questo tipo di scrittura? Per Mary Kubica la risposta è semplice: nel thriller si mette in evidenza l’incertezza del ruolo della donna, il fatto che ancora lo stereotipo femminile della madre e della moglie casalinga non sia stato del tutto superato. Per questo le sfide e gli eventi inaspettati che i romanzi di questo tipo pongono, entusiasmano proprio loro, le donne, che si sentono partecipi – per la prima volta davvero, secondo l’autrice – di un accadimento sopra le righe, che loro stesse sentono di dover risolvere, diventandone quasi le protagoniste psicologiche.
Un panel che ha riscosso un grande successo di pubblico, complice la gentilezza e la simpatia di Mary Kubica, che ha presentato La sconosciuta come un thriller che sfocia nell’ambito più prettamente drammatico-psicologico, dove non c’è solo azione, ma soprattutto riflessione: la violenza sessuale che subisce Willow si mescola sapientemente con la violenza psicologica e sottile che si impossessa di Heidi, mentre suo marito Chris non può fare altro che restare a guardare il tracollo di una donna che prima ancora di essere femmina si sente madre. Vuole essere madre, a tutti i costi, nonostante gli impedimenti della Natura.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il thriller femminile: oltre un secolo di bestseller. Mary Kubica special guest a Bookcity Milano 2015
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