Il tuo posto è qui
- Autore: Maggie O’Farrell
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2016
Uscito il 26 maggio “Il tuo posto è qui” (Guanda, 2016, titolo originale This Must Be the Place, traduzione di Stefania De Franco), nuovo romanzo della scrittrice cresciuta tra il Galles e la Scozia, dove vive attualmente con la famiglia, Maggie O’Farrell (Irlanda del Nord, 1972) che nella sua carriera ha vinto numerosi premi, tra cui il Somerset Maugham Award e il Costa Book Award for Fiction. Se per “The Observer” Maggie O’Farrell possiede “un talento magistrale per il narrare”, per l’autrice, sottile maestra dei sentimenti
“quello che teniamo nascosto spiega chi siamo davvero”.
Ciò vale anche per Daniel Sullivan, il protagonista del romanzo il quale viene ritratto dalla brava e sensibile O’Farrell in un momento particolare della sua esistenza. A causa del suo lavoro Daniel, professore di linguistica a Belfast, trascorre i giorni feriali lontano dalla sua famiglia, composta dalla moglie Claudette Wells, eccentrica ex diva cinematografica - “mia moglie è pazza, ma in modo sottile, più socialmente accettabile, meno ostentato” - e due figli. Nei fine settimana Sullivan raggiunge la famiglia “in questo angolo del Donegal”, suggestivo e panoramico tanto quanto la fotografia “Near the Lighthouse” di Alex Mazurov che appare sulla copertina del volume.
I Sullivan, infatti, abitano in una delle valli meno popolate dell’Irlanda, “a un’altitudine che persino le pecore evitano, figurarsi le persone”, un angolo remoto, alto e inaccessibile, dove arriva soltanto un sentiero che attraversa una serie di recinti per il bestiame. Ma questa per Daniel non è una giornata come le altre, al termine della sua lezione dovrà prendere un aereo per gli Stati Uniti, dove una volta atterrato a New York, parteciperà alla festa per il novantesimo compleanno del padre, con il quale non è mai andato d’accordo. Daniel non voleva assolutamente partecipare alla festa, ma è stato in pratica costretto dalla sorella, sebbene il suo istinto gli suggerisca di non andare. Mentre Daniel si trova seduto all’interno dello scompartimento del treno che lo sta conducendo all’aeroporto, riflette sul fatto che sono passati dieci anni da quando ha fatto quel viaggio nella direzione opposta, durante una specie di pellegrinaggio. A quell’epoca Sullivan non era mai stato in Irlanda, anzi, non gli era mai venuto in mente di andare nella terra dei suoi avi. Daniel non era mai stato uno di quegli americani di origine irlandese oppressi da un senso di nostalgia, pieni di idee stravaganti e superate su un paese
“da cui i nostri bisnonni furono costretti a emigrare per poter sopravvivere”.
Daniel lavorava a Berkeley, il suo matrimonio era appena finito e la sua ex moglie aveva deciso che doveva pagarle alimenti astronomici in cambio di un contatto minimo con i figli. Nel mezzo di questa tempesta era mancata sua nonna, dove collocare l’urna contenente le sue ceneri se non accanto a quella del nonno morto alcuni anni prima? Ma le ceneri del nonno si trovavano nel Donegal, perché il sessantottenne era morto lì durante una vacanza. Ecco per quale motivo Daniel era partito per l’isola verde smeraldo non immaginando davvero che la sua esistenza stava per imboccare una nuova strada. Adesso, una volta tornato negli States, quale strada avrebbe dovuto prendere Daniel Sullivan, quella che conduceva di nuovo in Irlanda o no?
“Un volo per gli Stati Uniti, il primo dopo cinque anni, il ritorno nella casa di mio padre. Eccolo lì, nel taschino interno, proprio sopra il mio cuore martellante, sleale, traditore”.
Il tuo posto è qui
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HO letto il suo libro il tuo posto e qui cosa dire stupendo non la conoscevo come srittrice.questo libro l’ho preso perche’ parlava d’irlanda mi ricrdava la scozia e penso che lei racchiuda tutto il fascino di quelle terre.