Il valore della terra
- Autore: Mario Magro
- Genere: Fantasy
Questo romanzo, che presentai il 27 maggio 2011 presso una delle Belgravia Librerie di Torino con considerevole presenza di pubblico attento e partecipe, è pubblicato sia in formato cartaceo, sia in ebook pdf stampabile. L’opera è debitamente inclusa nella collana Fantasy della Zerounoundici Edizioni e tuttavia, pur parlando di immaginarie figure quali elfi, nani, orchetti, gobelin, è caratteristico: l’interesse dell’autore è rivolto principalmente alle vicende di un uomo e della sua famiglia patriarcale, immersi sì in una "realtà" fantastica popolata di creature straordinarie, ma nella quale la gente vive, lavora e ragiona come le persone comuni del nostro mondo. Mentre i libri fantasy non si possono sempre definire "umanistici", il lavoro di Magro è sicuramente tale, avendo infatti centrale l’essere umano morale, il personalista altruista, col suo lavoro e la sua famiglia, e tenendo per fondamentale il rispetto per la natura; per di più, nel romanzo ha parte notevole la religione.
L’ambientazione richiama una società di tipo medievale. La vicenda inizia con una serena riunione del clan Gelsi, decine di cugini con le loro famiglie guidati dal patriarca Vincenzo, protagonista dell’opera e io narrante. Questi intende presentare ai parenti una proposta epocale che cambierebbe radicalmente in meglio la situazione delle famiglie: trasferirsi in vasti terreni vergini disponibili alla frontiera e assegnati gratuitamente dal Governo a chi voglia e sappia metterli a coltura. C’è solo un impegno per chi trasmigri presso i confini: l’essere disponibile a combattere le stirpi bellicose che vivono oltre le frontiere e che non insovente sconfinano armate. Si decide d’intraprendere l’avventura e si giunge a destinazione, dove entrano in scena le figure tipiche del genere fantasy. Primariamente importanti sono gli elfi, coi quali l’autore introduce l’argomento della difesa della natura, di cui gli elfi stessi sono chiare espressioni figurate, dagli attacchi sconsiderati dei deforestatori a oltranza. Un brutto giorno suona l’allarme: è l’invasione, da parte della stirpe tremenda degli orchetti. I clan corrono alle armi, assieme a nani, elfi ed esponenti delle stirpi dei nomadi e dei cavalieri pellerossa. Dopo varie fasi di lotta, gli umani e i loro alleati sconfinano ed espugnano il fortino degli orchetti; ed è la pace. Solo a questo punto, all’improvviso, nasce in Vincenzo l’idea che gli elfi vogliano che la loro foresta sia almeno in parte rispettata e non distrutta per rendere coltivabile tutto il terreno. Decide istintivamente di lasciar intatta una parte della selva. Non ne è consapevole, ma l’idea gli è stata inviata per telepatia dalla sovrana degli elfi che, all’imbrunire di quello stesso giorno, gli si presenta, gli parla con gratitudine e gli mostra magicamente il florido futuro di pace che aspetta il clan. Il romanzo si chiude così con un atto di speranza. Si può dire che Vincenzo, forse anche più dei magici e potenti elfi, è egli stesso un "super" nella sua semplicità: troviamo nel romanzo quello che, da Odisseo, si potrebbe dire l’Odisseismo, nel combattimento classico fra bene e male c’è il viaggio di scoperta, anche in senso metaforico con acquisto di sapere e progresso spirituale dei personaggi principali; ne “Il valore della terra” si tratta in primo luogo della raggiunta consapevolezza dell’esigenza di vivere in accordo con tutto il creato.
Il valore della terra
Amazon.it: 10,84 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il valore della terra
Lascia il tuo commento