In fuga dal Senato
- Autore: Franca Rame
- Genere: Storie vere
- Casa editrice: Chiarelettere
- Anno di pubblicazione: 2013
Venti mesi sprecati, di vuoto e delusione. Tanto durò l’esperienza da parlamentare di Franca Rame, attrice e moglie di Dario Fo, recentemente scomparsa all’età di 84 anni, eletta con L’Italia dei valori al Senato e rimasta in carica dall’aprile 2006 al gennaio 2008.
Pubblicato da Chiarelettere nel 2013, In fuga dal Senato è un diario puntuto, ironico, irriverente e corrosivo su quei mesi sterili, infruttuosi, deludenti per la veneranda ma pur sempre affascinante Franca.
L’attrice racconta il suo spaesamento dei primi giorni da senatrice, l’impegno politico, i rapporti con i colleghi, i lavori svolti nelle commissioni, le montagne di carte da studiare, denunciandone risvolti tutt’altro che edificanti per il decoro delle nostre istituzioni.
Spesso, infatti, la Rame si scontrò con la supponenza, il pressapochismo, la superficialità e la scarsa effcienza imperanti tra gli “esimi” senatori: l’inconcludenza di svariate sedute e le mancate risposte alle sue interrogazioni; le proposte di legge da lei presentate e scivolate quasi sempre nel nulla; il disinteresse generale per i problemi - veri - della gente comune.
Il quadro che ne vien fuori è umiliante per gli elettori: autentica testimonianza diretta di come sono sprecati i soldi pubblici e con gli inaccettabili benefici di cui godono i senatori di ogni colore politico: insomma, cose risapute, ma a rileggerle c’è quanto basta per far imbufalire ancor più il povero e sempre più tartassato contribuente italiano.
A fronte di pochi meritevoli del pesante stipendio da senatore - circa 15.000 euro il mese! -, ci sono ancora tanti invece a non produrre alcun ritorno adeguato in termini di efficienza ed efficacia.
La mitica Franca registrò questo stato di cose con forza, generosità, sincera passione, spirito di servizio e una puntina di tenera ingenuità: di fronte a tanta diffusa inettitudine, la grande attrice prestata alla politica pare essere stata in quel contesto una figura fuori posto, capitata per sbaglio, la cui semplicità e limpidezza contrastano con la logica tartufesca, stantia e profittatrice diffusa tra la casta. Stanca di questa inconcludenza, di avere a che fare con tanti professionisti del bla bla, del tutto disinteressata a conservare prebende e poltrona, ecco dunque le sue dimissioni presentate dopo neppure due anni dalle elezioni con una vibrante e perentoria lettera, riportata sul libro, a testimoniare la grande sensibilità civile di questa inarrivabile donna.
In fuga dal Senato
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Concordo .. veneranda ma pur sempre affascinante Franca. La mitica Franca, forte, generosa, sincera, passionale, con spirito di servizio e una puntina di tenera ingenuità, la grande attrice, la cui semplicità e limpidezza contrastano con la logica tartufesca, stantia e profittatrice diffusa tra la casta. La grande sensibilità civile di questa INARRIVABILEdonna. Ohhh, come mi piace INARRIVABILE.