Longanesi nella collana La Gaja Scienza pubblica l’8 marzo “Fai piano quando torni” (2018, pp. 272, euro 16,40) romanzo d’esordio nella narrativa della scrittrice, nata a Mantova e residente a Milano, Silvia Truzzi. Già giornalista del Fatto quotidiano, Silvia Truzzi ha firmato anche “Un Paese ci vuole” (Longanesi, 2015) e “Perché No” (2016), scritto a quattro mani con Marco Travaglio. “Fai piano quando torni” sarà presentato a Tempo di Libri - a Milano, Fiera internazionale dell’editoria (8-12 marzo) Fieramilanocity - venerdì 9 marzo alle ore 18,00 al Caffè Letterario. Insieme all’autrice interverranno Ferruccio de Bortoli e Pif.
L’autrice con la dedica “A mio padre”, scrive questa storia di amicizia con grazia, per narrare con mano leggera il dolore dell’abbandono e il desiderio di rinascita. Quindi di ricominciare.
In psicologia, la resilienza è una parola che indica
“la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità. Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e persino a raggiungere mete importanti” (Fonte Wikipedia).
Persone resilienti sono Margherita, 34 anni, e Anna, 76, protagoniste del presente testo, che s’incontrano per caso in un luogo di sofferenza come può esserlo un ospedale. Questo incontro inaspettato non potrà che cambiare le rispettive vite di due donne così diverse l’una dall’altra. Così diverse ma così vicine.
La trama del libro
“Mia madre era preoccupata, ma non era una novità: lo era sempre stata. O forse no, solo da quando papà se n’era andato. Una mattina d’agosto, otto anni prima, l’aveva tradito il muscolo che usava di più, credo per usura”.
Giovane, bella, colta, ricca: Margherita sembra avere agli occhi degli altri tutto quello che una ragazza di ottima famiglia può desiderare, compreso un lavoro che ama. Ma nella vita non tutto è andato come sperava. Otto anni prima il suo adorato papà è mancato all’improvviso. Poi è stata lasciata dal fidanzato, dopo una relazione di cinque anni. Margherita però non sa che tutto sta per cambiare: ricoverata in ospedale dopo un grave incidente d’auto si trova a condividere la stanza nel reparto di ortopedia con la signora Anna, adorabile ex cuoca settantaseienne, vivace, testarda e invadente, che si è rotta un femore, ma non ne vuole sapere di stare ferma. Quale miglior diversivo, per lei, di una giovane e ombrosa compagna di stanza? Nelle ultime settimane di convalescenza di Margherita la signora Anna farà di tutto per stanarla, raccontandole la sua incredibile storia e travolgendola con la sua vitalità. Sarà proprio aiutando la signora Anna nella ricerca del grande amore di gioventù con cui intrattiene un’appassionata corrispondenza segreta da cinquant’anni, che Margherita finirà col ritrovare la gioia di vivere e un’insperata salvezza.
“Bologna, 10 luglio 1960. Nicola mio, qui si parla solo degli operai morti a Reggio Emilia. Io non so cosa pensare: al bar dicono che è la reazione ai fascisti al governo”.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In libreria “Fai piano quando torni” di Silvia Truzzi: una storia di amicizia e di rinascita
Lascia il tuo commento