Skira nella collana StorieSkira edita “Ricordi di un mercante d’arte” (2017, pp. 144, euro 14,90, titolo originale Die Kunst und das Leben, traduzione di Enrico Arosio) di Heinz Berggruen (Berlino, 1914 - Parigi, 2007), straordinario testimone e personalità del Secolo breve.
“All’età di 25 anni, nel 1939, conobbi Frida Kahlo a San Francisco. Accanto a Picasso, è senza dubbio lei la persona nei confronti della quale più mi si chiede se davvero io sia stato un testimone del tempo. Ebbene sì, seppur soltanto per un periodo breve, forse cinque settimane. Fu suo marito Diego Rivera, il grande muralista messicano, a presentarmela”.
Heinz Berggruen è stato uno dei maggiori mercanti d’arte del secondo Novecento con la sua galleria di Parigi, e al tempo stesso un collezionista straordinario, la cui magnifica raccolta, dal 2000 proprietà dei Musei Statali berlinesi, è ospitata nella prestigiosa sede di Charlottenburg. Il suo talento si è espresso tuttavia, fin da ragazzo, anche nella scrittura. Nei brevi racconti autobiografici di “Ricordi di un mercante d’arte”, arricchiti da aneddoti vivaci e spiritosi, l’autore ci fa entrare in confidenza con i suoi amici artisti, a cominciare da Pablo Picasso, cui l’ha legato un lungo rapporto personale; poi Henri Matisse, Alberto Giacometti, Joan Miró. Ma anche con i colleghi mercanti, con i clienti illustri e a volte capricciosi, con personalità speciali come Frida Kahlo, Gertrude Stein, Gianni Agnelli.
Heinz Berggruen narra l’arte come dialogo e come passione, senza dimenticare il senso degli affari, attraverso i tre poli della sua vita: la Berlino pre-nazista della giovinezza, l’esilio in California a causa delle sue origini ebraiche, il ritorno in Europa a Parigi, dove nel 1947 fonda la Galerie Berggruen, e nel 1996 il ritorno a Berlino con la sua magnifica collezione di opere d’arte raccolte nella Galerie, poi divenuta il Museum Berggruen. La storia di Heinz Berggruen diventa anche simbolo di una significativa riconciliazione con la Germania unita e democratica di oggi.
In questo raffinato memoir si staglia nitido il ricordo di Gianni Agnelli (Torino, 1921-2003)
“il gran capitano d’industria, Agnelli il donnaiolo, Agnelli il fanatico di calcio”
del quale si conosce tutto. Ma del suo rapporto con i classici dell’arte moderna se ne sa di meno. L’autore svela che il carismatico Avvocato amava la pittura moderna:
“era un po’ il suo jardin secret”.
Nella veste di mercante d’arte a Parigi e più tardi a New York, Berggruen ebbe a intervalli regolari il privilegio d’incontrarlo e quindi di contribuire alla sua notevole collezione. Agnelli amava i nudi di Modigliani, le silenziose nature morte di Morandi, i colori saturi dei sensuali dipinti di Matisse degli anni Quaranta. Da Heinz Berggruen Agnelli acquistò, tra l’altro, un importante olio del futurista Severini dell’epoca della II Guerra Mondiale.
Folgorante il ritratto di Helmut Newton pseudonimo di Helmut Neustädter (Berlino, 1920-West Hollywood, 2004) fotografo di moda tedesco, naturalizzato australiano, famoso in particolare per i suoi studi sul nudo femminile.
“Il mio amico Helmut Newton e io abbiamo avuto due destini simili. Entrambi eravamo berlinesi di nascita, entrambi provenivamo da famiglie perbene, come si diceva allora. Helmut era un ragazzo sveglio, che non si lasciava intimidire facilmente, e appena capì che nella Germania nazista e criminale per lui non ci poteva essere alcun futuro – così come per me – se ne andò all’estero”.
Quella di Helmut Newton fu una vicenda avventurosa e agitata, che tra l’altro lo condusse fino a Singapore e alla lontana Australia. Con le sue meravigliose immagini di moda e i suoi severi nudi femminili, dall’erotismo così controllato, Newton si conquistò una notorietà da star a livello mondiale.
“Ma era una star che non si dava arie. Malgrado tutti i suoi notevoli successi mantenne sempre un calore umano e una modestia personale che tutti coloro che lo conoscevano apprezzavano particolarmente”.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In libreria “Ricordi di un mercante d’arte” di Heinz Berggruen: un raffinato memoir
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Romanzi e saggi storici Arte, Teatro e Spettacolo News Libri Skira
Lascia il tuo commento