Skira nella collana StorieSkira pubblica “Victor (Marcel Duchamp)” (2018, pp. 94, euro 13,00, prefazione di Jean Clair, traduzione di Luca Lamberti) di Henry-Pierre Roché (1879-1959), libro che racconta la vita amorosa di Marcel Duchamp (Blainville-Crevon, 28 luglio 1887 – Neuilly-sur-Seine, 2 ottobre 1968) pittore, scultore e scacchista francese naturalizzato statunitense nel 1955, l’artista più segreto e più influente del Novecento e di oggi.
“Ciò che è stato è ancora”.
Henri-Pierre Roché scrittore e collezionista d’arte francese, fu autore di numerosi romanzi di successo tra i quali “Le due inglesi e il continente”. Trasferitosi a New York tra 1916 e 1920, diviene amico di Marcel Duchamp, cui dedica questo suo ultimo romanzo. Henri-Pierre Roché è ricordato per il celeberrimo romanzo “Jules e Jim”, portato sul grande schermo da François Truffaut con l’indimenticabile Jeanne Moreau. La storia (vera) è quella del ménage à trois tra l’autore stesso (Jim), lo scrittore tedesco Franz Hessel (Jules) e sua moglie Helen, i genitori di Stéphane Hessel, l’autore di “Indignatevi!”. L’amore poco tradizionale fu interrotto dalla I Guerra Mondiale, quando i coniugi Hessel dovettero tornare in Germania. Qualche anno dopo Roché, arrivato a New York, ci riprova ed ecco un nuovo triangolo amoroso: questa volta con Marcel Duchamp, il cui nomignolo per gli amici era Victor, considerato dagli anni Sessanta come l’artista più importante del XX secolo, e la sua compagna d’allora, la bella e ricca Beatrice Wood. È il 1917, l’anno del famoso Orinatoio, e intorno a Marcel-Victor si muovono i massimi artisti europei e americani dell’epoca. In questo modo i lettori del presente testo hanno modo di conoscere attraverso queste pagine i grandi protagonisti dell’avanguardia artistica newyorkese. Notizia curiosa: Henri-Pierre Roché fu l’ideatore della “poligamia sperimentale”, che praticò seriamente e serialmente nella sua garçonnière parigina.
“Oggi si troverà curiosa, per non dire inquietante, questa ricerca esclusiva e appassionata di una certa ‘art de vivre’. Perlomeno si trattava di arte. Roché e Duchamp sono tanto lontani da noi quanto il ‘Cortegiano’ di Baldassar Castiglione. Con loro è scomparsa una certa morale, individualista ed esigente. Ma una morale”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In libreria “Victor (Marchel Duchamp)” di Henry-Pierre Roché
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