Innocenti bugie
- Autore: Lesley Lokko
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2014
“Innocenti bugie” sembra quasi una contraddizione in termini. Può una bugia essere innocente? Forse solo quando si mente all’amica che ha scelto una pettinatura che non le dona, alla zia che ci offre tutta soddisfatta dei biscotti orribili, alla collega il cui invito vogliamo declinare senza che ci resti male. Bugie bianche, nate e morte nel giro di un minuto per evitare attriti e malumori inutili. Le bugie di Annick, Rebecca e Tash, però, sono di tutt’altra natura e di consistenza ben più pesante.
Torna in libreria a maggio 2014 Lesley Lokko, ancora una volta con un romanzo che racconta la storia di tre amiche dalla diversa origine e dal diverso destino, che restano però unite nel corso degli anni, nonostante lontananza, avversità e alcuni inevitabili contrasti. La trama, francamente abbastanza esile, non differisce di molto da quella dei precedenti romanzi della stessa autrice, ma ancora una volta l’ambientazione, la varietà dei luoghi e delle situazioni e lo stile caldo e avvolgente della scrittrice riescono a infondere sangue e vita anche alla più banale delle situazioni, facendo scattare nelle lettrici un meccanismo di immedesimazione e legandole fin da subito alle tre protagoniste.
La parte iniziale del romanzo è un continuo saltare dal passato al presente, con il prologo posizionato nel futuro, nel momento in cui Tash si ritrova nella sua villa di Martha’s Vineyard, distrutta e impotente, consapevole che una giovane vita che le era stata affidata è scomparsa. Cos’è successo? Il tempo torna indietro ai suoi diciassette anni complessati, da figlia bruttina della bella e affascinante Lyudmila, una ragazza madre convinta che solo la bellezza possa aprire una strada. L’amica Annick, invece, è figlia del presidente del Togo e di una splendida attrice francese, e possiede un fascino magnetico che attrae qualunque uomo la guardi. Né questo né i suoi soldi riescono però a darle quell’amore e quella considerazione che non trova nei genitori. Rebecca è ebrea e anche troppo condizionata dalla propria famiglia, che le si stringe addosso come un rifugio sicuro e soffocante. Malgrado le profonde differenze, le tre ragazze crescono insieme, fino a che un increscioso episodio avvenuto durante una festa non divide le loro strade. Rebecca finisce per sposarsi, per amore o presunto tale, con un uomo molto più grande di lei, approvato dalla famiglia. Annick, distrutta da una tragedia personale oltre che storica, si rifugia a Parigi dove diviene una grassa e trascurata receptionist di un albergo di quart’ordine, che non si risolve ad accettare le attenzioni dell’aitante Yves. Sorprendentemente è Tash, quella brutta, povera e senza possibilità, ad avere più intelligenza e forse più fortuna delle amiche, mettendo in piedi in pochi anni un sito di commercio online che le porta fama e ricchezza. Purtroppo, però, per il disappunto proprio e di sua madre, la sua vita sentimentale è praticamente inesistente.
La vita però ha ancora in serbo mille bivi e mille sorprese: il ritrovarsi delle tre amiche, matrimoni, figli, inganni, tradimenti, fino all’esplodere della vera e propria tragedia, il momento in cui tutti i nodi vengono al pettine e le maschere cadono, ma le situazioni non si risolvono. Il finale, infatti, è uno dei più aperti mai usciti dalla penna della Lokko, che pure ci ha abituate a questo tipo di conclusioni, e lascia in sospeso situazioni, discorsi, rapporti, decisioni, e risultando per questo un poco frettoloso. Che stavolta sia previsto un seguito?
Innocenti bugie
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