Allo stand di Sinnos a Più Libri Più Libri abbiamo incontrato Daniela Carucci, scrittrice e giornalista, ora in finale nella cinquina del Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2020 per la categoria +6 con il suo libro Ruggiti, pubblicato da Sinnos.
Ma cosa si prova a essere in finale per un premio così importante? Come è nata l’idea di questo libro? Ce lo siamo fatti raccontare dall’autrice stessa!
- Ciao Daniela, raccontaci com’è e nata l’idea di Ruggiti?
Ruggiti nasce da un ricordo, perché proprio quando avevo 8/9 anni, nella mia scuola, si vociferava fosse arrivato un leone dal meccanico sotto la scuola, io però questo leone non l’ho mai visto. Poi qualche anno fa, io mi occupo di letteratura per ragazzi già da un po’, vengo dal teatro per ragazzi, ho detto voglio scrivere questa storia, quest’avventura. Quindi sebbene io abbia scritto drammaturgie e abbia lavorato come giornalista per un bel po’ di tempo, questo è il mio esordio nella narrativa e quindi mi sono detta voglio scrivere questa storia, perché questa avventura che non ho vissuto veramente posso viverla invece scrivendola. E così è nato Ruggiti e quindi il libro parte da una storia vera, che poi successivamente ho scoperto essere una storia reale e che questo leone era davvero presente nell’officina, perché è del 1996 la legge che non si possono detenere animali selvatici.
Esisteva quindi davvero il meccanico, che aveva deciso di prendere questo cucciolo di leone che era nato da un ristoratore che aveva due esemplari, da cui stranamente erano nati i cuccioli. Per un anno lo hanno tenuto in casa.
Il libro è un’altra storia ovviamente, ma nasce come storia vera.
- Parliamo invece del Premio Strega Ragazzi e Ragazze. Ti aspettavi di arrivare così avanti?
Non mi aspettavo assolutamente di arrivare tra i dodici, è stato veramente un colpo secco, anche perché Ruggiti è un esordio. So che è un libro che funziona, perché l’ho letto tante volte ai bambini e lo sento fortemente, sia come struttura narrativa che come linguaggio, ci ho lavorato due anni! Ho cercato di fare il meglio che io potessi fare, però non me l’aspettavo proprio e devo ammettere che quando sono arrivata tra i dodici ho sperato di arrivare poi tra i cinque e adesso sono tranquilla. Secondo me già i cinque che arrivano in finale hanno vinto in un certo senso e poi il fatto che saranno i bambini che sceglieranno il vincitore mi mette in assoluta pace.
- Quando ti hanno comunicato che eri nei finalisti del Premio Strega Ragazzi e Ragazze la prima reazione che hai avuto?
È stata un’emozione intensa! La settimana prima Emanuela di Sinnos mi aveva già comunicato di essere nei 12 e io aspettavo poi il 28 novembre per sapere della cinquina. Quando mi telefona e mi dice "c’è una bella notizia!" io ho risposto "un’altra! Cosa sarà mai successo!". Quando mi ha detto dei cinque ho avuto un momento forte di commozione, mi sono messa a piangere, insieme a chi era in casa con me, un pianto di felicità, di gioia.
- Dopo questo esordio di successo pensi di continuare con la narrativa per ragazzi? Hai già qualche altro progetto?
Assolutamente sì, voglio continuare con la narrativa per ragazzi. Quando ho finito di scrivere Ruggiti dopo poco ho avuto un’altra storia in testa, sono andata a fare un viaggio verso questa storia e quando sono tornata ho detto "No, non è la mia storia!". Invece poi ho fatto degli incontri con delle persone che hanno formato un gruppo e da lì è nato l’altro libro di cui ho finito di scrivere l’ultima parola due giorni fa, che è "neve".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Daniela Carucci, finalista Premio Strega Ragazzi e Ragazze con "Ruggiti"
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