Intervista a Marco Franzoso, in libreria con "Le parole lo sanno"

Marco Franzoso, vincitore del premio Mondello 2019 con il romanzo L’innocente, è tornato in libreria con Le parole lo sanno, edito per Mondadori: una storia d’amore, ma anche una storia sul potere delle parole, capaci di "fermare il tempo" e di "scolpire la vita", come ha scritto Daniela Pellegrino, collaboratrice di Sololibri.net, nella sua recensione.

La nostra collaboratrice ha avuto modo di fare qualche domanda a Marco Franzoso sul suo romanzo e sul peso e l’importanza delle parole, forse ancora più delicata in giorni come quelli che stiamo vivendo.
Ecco l’intervista che ne è nata.

• Com’è nata l’idea di scrivere questo libro?

Avevo voglia di scrivere una storia d’amore. Da tanti anni non ne leggevo una che mi appassionasse, e in genere riferite a classici dell’Ottocento. Volevo una storia d’amore oggi. Mi sono chiesto: cos’è diventato infatti, l’amore, oggi? Ecco, volevo scrivere la storia che avrei desiderato leggere.

• All’interno del romanzo è trattato il tema della cecità: perché questa scelta e qual è il suo significato?

La cecità è un simbolo, una maschera. Il mio protagonista finge di essere cieco per difendersi dal mondo. In realtà, come spesso accade, le maschere più che nascondere rivelano la nostra natura più profonda. Anche nella tragedia greca funzionava così. Persona era il nome che i greci davano alla maschera, qualcosa cioè che fa risuonare meglio, rende evidente.

• Le parole lo sanno è un romanzo che, oltre ai protagonisti, pone al centro della storia le parole. Quanto sono importanti?

Le parole sono tutto. Sono il nostro modo di stare al mondo. Avevo voglia di raccontare una storia, ricca di eventi, e di ascoltarla, di farmi trasportare da quel flusso. Così, a un certo punto, mentre scrivevo mi sono messo in ascolto dei miei personaggi, come si ascolta un amico nel momento in cui ti confida il suo segreto più profondo. Nel mio romanzo, tutti i personaggi raccontano il loro agli altri e al lettore. Come avevano fatto con me.

• Rimanendo in tema, quali sono le parole a cui lei è più legato?

Una per tutte: autenticità.

• Il mondo in questo momento storico sta attraversando un periodo veramente difficile. La gente rimane a casa e, così facendo, riscopre anche il piacere sano della lettura. Le parole, in questo caso, che cosa possono fare? Possono aiutare (e, se sì, come) a superare il clima di incertezza che stiamo vivendo?

Niente più che un buon racconto ci può sostenere nei momenti di difficoltà e indicarci, anche con la leggerezza che gli è propria, la strada da seguire.

• Si dice che in ogni libro ci sia anche un po’ del suo autore e non soltanto in termini di stile e sensibilità artistica. Quanto e che cosa c’è di Marco Franzoso ne Le parole lo sanno?

Tutto. In questo romanzo c’è tutto me stesso, la vita che sto conducendo, la mia vita passata, le emozioni che ho vissuto, le scelte che ho compiuto, ciò che sono diventato, i momenti di gioia e quelli di difficoltà. Nessun mio romanzo precedente è autobiografico come questo. Oltre alla voglia di raccontarmi, c’è anche la voglia di fermarmi e di capire ciò che oggi conta per me. Questo romanzo mi ha insegnato molto.

• Un suo personalissimo augurio o un pensiero ai suoi lettori in questo momento delicato…

È un momento drammatico. Inaspettato per la sua virulenza e per tempestività con cui molte delle nostre certezze sono state travolte dal vulnus.
Allo stesso tempo, al di là della tragedia sanitaria, che è senza nome, ci sono state mostrate senza filtri le nostre debolezze e le debolezze del mondo in cui viviamo. Il mondo che ci aspetta sarà diverso da quello precedente. In poco meno di un mese ho la sensazione che sia cambiato tutto, dal punto di vista politico, sociale, affettivo, in una parola, simbolico.
So che è difficile da dire. Ma potremo avere l’opportunità di cambiare, di migliorarci come persone e di dimostrare maggior rispetto per il mondo in cui viviamo.

Le parole lo sanno

Amazon.it: 9,99 € Vedi su Amazon

Link affiliato