Dovremo attendere il 22 marzo per conoscere la lista dei 12 libri candidati al Premio Strega 2021. Nel frattempo abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere con Benedetta Cosmi, autrice di Orgoglio e sentimento, un romanzo edito da Armando editore, nella lista dei libri presentati per il Premio Strega 2021.
- Benvenuta Benedetta e grazie per aver accettato la nostra proposta di intervista. Com’è nato Orgoglio e sentimento?
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Alcuni anni fa iniziai a scrivere a mano una quindicina di pagine in un bel libretto di quelli che si comprano durante i viaggi, da innamorati delle librerie del mondo, penso che i nostri lettori ci potranno capire. In particolare, qui ci sono dei sentimenti e dei personaggi minori come Nicoletta (che ritornerà anche in una pagina importantissima del romanzo), che appartengono proprio a quella lunga sedimentazione. Così, è successo che poi, dopo questa lunga pausa riempita sempre e solo da saggistica, sia nato Orgoglio e sentimento, quando ho sentito di aver trovato i miei protagonisti.
Siamo in un treno insieme e quel momento risulterà per sempre un “segnalibro”, nella nostra vita, nella mia storia.
- Di cosa tratta il libro?
Di quel rompere la propria solitudine. Comunicare con gli altri, non è così facile come si potrebbe pensare. Succede infatti che ne abbiamo desiderio e non ne siamo capaci. Talora quando non ne abbiamo voglia per niente dobbiamo intrattenere lunghe conversazioni. Quindi si può dire che siamo più allenati a parlare con chi non ci interessa che con chi ci interessa, il quale ci fa emozionare e quindi manda in tilt tutte le regole sulle quali siamo programmati, come computer. In questo cortocircuito si ritrovano Cesare, il 70enne giornalista nel nuovo stadio della vita che è il suo pensionamento, e i trentenni Adriana, Olimpia, Sonia e Giannenrico. Questi, collegati da un filo, fisico, che è quello bianco del caricabatterie dopo una giornata di voli cancellati, decollano e non atterrano dove dovrebbero. Così “Ciara Storm”, una tempesta sui generis, li riunisce a bordo di un vagone ad Alta Velocità. Il giornalista guarda attraverso loro dentro se stesso, e dentro le stanze dei bottoni. Quelle dove le donne sono poche. Sonia ci aiuterà a rompere un tetto di vetro in un Paese che ad oggi a 75 anni non ha mai avuto una donna Presidente della Repubblica.
- Il titolo del libro, Orgoglio e sentimento, ricalca parzialmente quello di Jane Austen. Da dove deriva questa scelta?
I sentimenti in quest’epoca sono stati frustrati per decreto, si sono anche incendiati dentro di noi. L’orgoglio invece è lo stesso che sentirono altre due donne prima di me, Jane appunto e Oriana, quest’ultima in particolare, in un altro anno emblematico per la nostra vita e per la società. Era il 2001, col crollo delle torri gemelle e si appellò all’orgoglio perché l’abbattimento avrebbe lasciato traccia sulle nostre abitudini e passioni. Austen è un riferimento imprescindibile quando si parla di scrittrici e penso che farebbe sue la personalità di Sonia, Adriana, Olimpia, le mie protagoniste.
- A che tipo di lettore è rivolto Orgoglio e sentimento?
È rivolto a una parte di ognuno di noi. Ciascuno sa a quale. La lettrice che legge al mare, a quanti non vedono l’ora di salire su un treno, a chi cerca se stesso. A chi sa che un libro ci cambia un po'. A chi ama le librerie, le biblioteche, la bellezza (che è molto più etica che estetica). Al lettore che legge in tutte le posizioni più strane e che quando è invitato a casa di amici non resiste: la prima cosa che guarda sono i titoli, e - se può - ne sfoglia uno. A chi non si arrende. In mille modi. Ma non si arrende.
- Quando ha pubblicato il libro, pensava che sarebbe arrivata addirittura una presentazione per il Premio Strega? Come sta vivendo questa fase?
Ne avevo avuto chiaro sentore a due giorni dall’uscita in libreria. Il mio ufficio stampa mi manda una foto di una lettera per dirmi che un secondo giurato ha chiesto Orgoglio e sentimento per il Premio Strega. Era il 12 dicembre e – penso – “anche ci fosse in corso il precedente regolamento, con i due Amici della Domenica per ogni proposta, questo vorrebbe dire che io sarei in corsa?”. Faccio un sobbalzo dalla sedia. Era uscita la recensione sul Corriere della Sera quella mattina e avevo iniziato a ricevere messaggi sui social network di tante persone, in particolare mi dicevano: “Cesare potrei essere io”. È andata avanti anche le settimane successive, un noto collega della Rai in pensione da poco mi ha detto: “Cesare sono io”. Mi piaceva questa cosa che avessi creato un personaggio con cui una generazione avesse sentito immediatamente di identificarsi, di fronte anche le responsabilità e le mancanze. Ho pensato in quel momento che quell’entusiasmo diffuso ci avrebbe spinto verso la dozzina. E poi ho conosciuto ogni giorno ragazze, signore che tifavano per Orgoglio e sentimento. “Ve ne sono tutti i presupposti", mi dicevano, indicandolo come loro libro preferito. Iniziavo a piacere a lettori nuovi. Mi apprezzavano lettrici forti. I commenti ai post del Premio Strega sono un’emozione continua. Hanno lanciato anche un sondaggio e non credevo ai miei occhi…
- Qual è il suo sogno oggi?
Adesso dopo il sogno di essere allo Strega e il gusto per ogni fase (quella dei lunedì passati ad aspettare le proposte e quelle che verranno) ne coltivo un altro: che possano tornare le correnti artistico letterarie, con tutto il bello che c’è intorno, compresi i luoghi di incontro. So che qualcuno dei miei scrittori e scrittrici preferite passeranno di là. E l’indomani li aspetteremo come ci ha insegnato a fare la volpe del Piccolo principe, o la migliore tradizione culturale. Il Premio Strega, la Fondazione Bellonci, Gli amici della domenica, il Liquore, le tappe che accompagnano fino a luglio e poi… sono esattamente il bello di quasi 75anni di amore per la lingua di Dante e per i suoi protagonisti: gli scrittori e i lettori. Un indotto economico, ma soprattutto di ancoraggi valoriali.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Benedetta Cosmi, autrice di Orgoglio e sentimento, tra i libri presentati per il Premio Strega 2021
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