In quest’intervista Federico Musazzi ci presenta il suo primo libro, “L’ultimo tassello”, recentemente pubblicato da bookabook, il progetto editoriale che, coniugando l’innovazione con la migliore tradizione di scouting editoriale, mette a disposizione di autori selezionati un team di professionisti che oltre a perfezionare il manoscritto e ad accompagnarlo fino alla pubblicazione, forniscono all’autore tutti gli strumenti per la (auto)promozione dell’opera sui canali digitali e non.
Nato nel 1976 a Milano, dove vive ancora oggi, Federico Musazzi, sposato con tre figli, è un ingegnere che da sempre nutre una passione sconfinata per il genere thriller, che si tratti di libri o del grande schermo questo genere lo appassiona così tanto da tenerlo sveglio la notte. Conosciamolo meglio in questa intervista.
- Ciao Federico, presentati alla nostra community, raccontaci di te e della tua passione per la scrittura.
Mi chiamo Federico, ho pressappoco quarant’anni, una bella moglie e tre figli maschi che rendono la mia passione per la scrittura un esercizio notturno e quasi eroico.
Oltretutto sono un ingegnere, il che non esalta il mio pedigree e fa sì che di giorno lavori con i numeri e di notte mi diverta con le parole.
Detto ciò, ho scritto un libro.
- Quali aspettative hai riguardo al tuo primo libro?
Come ogni esordiente che si rispetti, sono convinto che là fuori qualcuno non desideri altro che di leggere questo mio piccolo grande capolavoro al quale ho dedicato tanta attenzione negli ultimi anni.
So bene che non è così ma sono un sognatore a occhi aperti: ho già detto che dormo poco! E il pragmatismo di un tecnico abituato a lavorare con gli algoritmi non mi è di nessun aiuto in questo senso.
- Bene, allora testiamo subito il tuo pragmatismo: presentaci il tuo romanzo. Cos’è che lo rende speciale?
Il mio romanzo si intitola “L’ultimo tassello”; il titolo l’ho scelto alla fine perché ho letto da qualche parte che si fa così.
Si tratta di un thriller, genere inflazionato, ma penso che non esista nulla di nuovo a questo mondo. Ciò che cambia è la cura e la passione che ci si mette in ciò che si fa, pertanto di cura e di passione nel mio testo ne ho messe a volontà; lascio a voi giudicare se vi sia anche della capacità.
- Qual è, secondo te, il prossimo futuro del tuo primo libro?
Ora “L’ultimo tassello” si aggiunge ai milioni di libri che sono proposti al mercato quasi ogni giorno, ma proprio per questo e per l’amore con cui l’ho dato alla luce, ho una grande paura dell’indifferenza.
Il mio sogno non è il successo planetario (o almeno ho il pudore di non confessarlo), ma mi piacerebbe toccare le corde di qualche lettore che possa trovare nel mio testo una goccia di ciò che mi ha spinto a scriverlo.
- Incrociamo le dita allora, e un grande in bocca al lupo per la tua nuova carriera di scrittore!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Federico Musazzi, scrittore esordiente
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