Giovanna Giraudi collabora con SoloLibri.net da marzo 2013 e da allora ha pubblicato quasi 120 articoli, tra recensioni di libri, news e approfondimenti sulla lettura e letteratura. Maestra elementare, ha dato il Suo contributo segnalando anche le letture più adatte per i bambini. Conosciamola meglio!
- Raccontaci qualcosa di te. Che tipo di lettrice sei?
L’avvio alla lettura è stato, per me, assai facile. Mi considero fortunata perché in famiglia, fin da piccola, mia mamma o alcune zie trascorrevano un po’ di tempo tutti i giorni a leggermi qualche storia. Di esse ricordo le illustrazioni, il tono di voce con cui venivano raccontate e da lì è scaturita la curiosità di sapere e poi, pochi anni dopo, di leggere. Tra i primi libri ricordo di aver letto storie di mitologia (quanto mi piaceva il mito di Pandora!) e descrizioni di geografia prese anche dai vecchi ma famosi libri delle regioni che mi facevano volare con la fantasia su e giù per l’Italia. Poi sono passata ai romanzi per bambini:
- primo fra tutti “La piccola principessa” di Frances H. Burnett,
- i libri di Louise Alcott,
- “Il giornalino di Gian Burrasca” di Vamba,
- “Il giro del mondo in ottanta giorni” di Jules Verne.
Crescendo, con l’impegno per lo studio, un po’ ho tralasciato la lettura ma, tra i romanzi letti durante l’adolescenza, quello che ha risvegliato in me l’antica passione è stato, di certo, “La storia” di Elsa Morante. I protagonisti Ida e Useppe mi sono rimasti nel cuore sia perché le loro vicende sono assolutamente toccanti sia perché questo romanzo riunisce in sé eventi storici, familiari e psicologici narrati dalla scrittrice con assoluta maestria.
- Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?
Il genere letterario cui m’accosto con più facilità è il romanzo. Non vorrei essere ripetitiva ma concordo con altri recensori che considerano fondamentali i capolavori della letteratura italiana, russa e anche francese. Mi ritengo, però, un po’ di parte perché, avendo, per motivi di studio, letto in maniera piuttosto approfondita i classici della letteratura inglese, ho per essi una vera predilezione. Dal romanzo sociale della Gaskell e di Dickens, passo a citare le opere del periodo vittoriano scritte da Jane Austen e dalle sorelle Brontë. Di queste autrici, senza dubbio, saprebbero meglio scrivere sia Francesca Barile che Gwen 1984 ma io mi aggiungo a loro. Ritengo che le protagoniste delle opere della Austen siano personaggi avanti nei tempi e che le sorelle Brontë abbiano creato capolavori indiscussi a livello letterario tra cui, per me, è d’obbligo nominare “Cime Tempestose” e “Jane Eyre”. Ci sono poi libri che mi hanno favorevolmente colpita per altri motivi, in particolare per i tratti umani. Fra essi desidero citare gli scritti di Dominique Lapierre, nello specifico “La città della gioia” e “Stanotte la libertà”. Non mi dilungo sull’autore bensì sul contenuto delle pubblicazioni: nel secondo di questi testi, le vicende sono di quell’India che diventa libera. E’ la storia di questa nazione costituita da prodigiose pagine in cui spiccano personaggi come Lord Mountbatten viceré delle Indie , la regina Vittoria ma, soprattutto in cui si ricorda il doloroso e faticoso cammino verso la libertà aperto dal Mahatma Gandhi, la data del cui assassinio ricorre proprio in questi giorni, il 30 gennaio 1948. Mirabile libro è, in particolare, “La città della gioia”, storia di un missionario, di un medico e di tanti altri che popolano i quartieri poveri all’inverosimile nella città di Calcutta. E’ un testo, purtroppo, assolutamente reale; certo, è datato 1985, ma la povertà non si cancella tutta d’un tratto e, poi, per i lettori, quel che importa è il contenuto. Ci sono figure indimenticabili come l’uomo – risciò o il bambino affetto da lebbra che, invece di desiderare una medicina per alleviare le sofferenze, sogna una manciata di caramelle. Questo libro è di valore umano inestimabile anche e soprattutto oggi in cui il momento di grave crisi ci rende cupi e incapaci di spendere un sorriso in più.
- Di quali scrittori per nessun motivo al mondo perderesti una nuova uscita editoriale?
Rispondo citando, innanzitutto, Umberto Eco. Non si tratta, in questo caso, di campanilismo anche se questo scrittore è nato ad Alessandria, la mia stessa provincia, bensì perché il suo capolavoro “Il nome della rosa” è scritto, a mio parere, con tanta bravura e riunisce in sé le caratteristiche della narrativa storica insieme a quelle del giallo e del saggio. Eco è uno scrittore universale, conosciuto in tutto il mondo. Notevoli sono anche le altre sue opere tra cui mi limito a citare “Il pendolo di Foucault”, “L’isola del giorno prima”, “Il cimitero di Praga” e la sua recente pubblicazione “Storie delle terre e dei luoghi leggendari”. Continuando a parlare di scrittori italiani, cito l’ahimè scomparso Riccarelli il cui lessico e le cui vicende sia ne “Il dolore perfetto” che ne “L’amore graffia il mondo” a mio parere sono imperdibili. Nella nostra Italia ci sono tanti altri autori validi, sia uomini che donne. Mi limito a nominarne alcuni le cui nuove uscite leggo volentieri. Tra essi: Andrea Camilleri, Erri De Luca, Gianrico Carofiglio, Melania G. Mazzucco, Elena Ferrante, Susanna Tamaro. Tra gli stranieri non vorrei perdermi le nuove pubblicazioni di Julian Barnes, da me molto apprezzato dopo aver letto “Il senso di una fine“ e “Livelli di vita” e Paul Harding, che ho scoperto casualmente, solo scrivendo un articolo sul premio Pulitzer che lui ha vinto nel 2010. Apprezzo i suoi scritti e, sebbene l’autore abbia avuto maggior successo con “L’ultimo inverno”, io ho gradito moltissimo anche “Enon” perché, in esso, egli manifesta un’inusuale sensibilità nell’avvicinarsi alle situazioni difficili e dolorose. Nomino, perché leggo volentieri, anche Elizabeth Strout, Milan Kundera e Philip Roth.
- Se ti chiedessero una lista di libri da leggere assolutamente nella vita, quali consiglieresti?
Io non sono granché competente e cercherò di dare qualche consiglio il cui valore è però discutibile. Innanzitutto mi dispiace che alcuni classici vengano letti, a scuola, solo per obbligo e non siano, quindi, assolutamente apprezzati . Ecco i testi che consiglio, oltre a quelli già precedentemente nominati:
- riguardo la letteratura infantile, “Pinocchio” e “La fabbrica di cioccolato”;
- per tutte le età “Il piccolo principe” di Antoine Saint-Exupéry,
- “Guerra e Pace” di Tolstoj;
- “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij;
- “Cent’anni di solitudine” e “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel García Márquez;
- “I miserabili” di Victor Hugo;
- “Il lupo della steppa”, “Narciso e Boccadoro” di Hermann Hesse;
- “Il gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa;
- “Se questo è un uomo” di Primo Levi;
- “L’ombra del vento” di Zafon;
- gli scritti di Susanna Tamaro
- e tanti, tanti altri libri, non tralasciando, i capisaldi della letteratura come “I Promessi Sposi” di Manzoni e “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, opere, certo troppo lunghe, con linguaggio complesso ma comunque fondamentali e che non vanno disconosciute.
- Come hai conosciuto Sololibri e cosa ti piace del nostro sito?
Non ricordo assolutamente come io vi abbia conosciuto. La mia esperienza risale a meno di un anno fa. Il sito mi è piaciuto subito e non saprei dire assolutamente perché ho provato a scrivere una breve recensione. Era un piccolo libro per bambini cui ha fatto seguito Oliver Twist. Ricordo l’emozione provata quando mi avete pubblicato. Sinceramente non me lo aspettavo perché gli altri redattori sono persone oltremodo valide, preparate e io mi sentivo distante anni luce rispetto a loro. Da Elisabetta Bolondi a tutti gli altri recensori, compresa l’ultima new entry, a tutti va la mia stima. Da ognuno ho imparato ad apprezzare libri magari da me poco letti: in particolare, mi sono avvicinata alla saggistica e ne ho gradito la lettura. Nel sito ho inoltre potuto stringere amicizie, anche se da lontano. Perciò un saluto particolare va a Emmabi, un’insegnante come me che mostra tante competenze ma altrettanta semplicità e gentilezza. Un grazie a tutta la Redazione ma, più di tutti voglio nominare coloro i cui pareri e i cui consigli un po’ temo ma molto ricerco. Si tratta di Vincenzo Mazzaccaro e Rachele Landi: il primo, con le sue recensioni impeccabili, asciutte, prive di inutili giri di parole va subito all’essenziale, Rachele, invece, si caratterizza, oltre che per le sue capacità anche per la tanta pazienza e competenza. A loro un grazie speciale perché mi hanno indirettamente spronata e aiutata a migliorare.
- Qual è il libro sul tuo comodino al momento?
Sul mio comodino ci sono libri di vario tipo: dalla letteratura, spesso più allegra e divertente, per l’infanzia e l’adolescenza riguardo alla quale devo essere sempre piuttosto aggiornata, ai libri di Mo Yan, premio Nobel 2012. Non conoscevo ancora “Sorgo rosso” e “Le rane” e ritengo necessario sapere qualcosa in più. Mi sono concessa, inoltre, l’ultima uscita editoriale di Susanna Tamaro, Illmitz. Ho anche un saggio di Pietro Grasso che tratta del denaro: mi è stato gentilmente prestato dalla mamma di un mio alunno. Posso ritenermi fortunata perché qualche genitore o i miei colleghi mi prestano libri nuovi, mentre il Dirigente Scolastico dà consigli sui testi a carattere filosofico e la bidella partecipa non perdendosi le recensioni sul sito. Insomma, anche in provincia, rimediamo a ciò che manca o al ritardo sull’arrivo delle novità.
- Tra le tante novità uscite nell’anno appena trascorso o che usciranno quest’anno, c’è un libro che ancora non hai letto ma che non ti lascerai sfuggire?
Innanzitutto attendo il libro “I luminari” di Eleanor Catton, giovanissima vincitrice del Man Booker Prize 2013. Cercherò di leggere “Il giardino dei dissidenti” di Jonathan Lethem che racconta di una famiglia i cui componenti manifestano ideologie diametralmente opposte. Per il resto si vedrà. Certo, tra pochi mesi, quando rileggerò questa intervista, sorriderò e mi dirò “Quante cose non hai scritto!”. Allora, per correre ai ripari, “rubo” al grande Manzoni una frase per concludere il mio articolo: Se non sono stata precisa, se un po’ vi ho annoiato ... ”credete, non s’è fatto apposta”.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Giovanna Giraudi, collaboratrice di SoloLibri.net
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Curiosità per amanti dei libri
Bella intervista..
ringrazio la maestra Giovanna per avermi fatto conoscere questo interessante sito di libri e recensioni.
Grazie delle belle parole. Il merito va un po’ a tutti: ai recensori e alla Redazione.