Istruzioni di fuga per principianti
- Autore: Mirko Tondi
- Genere: Avventura
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Giacomo è alla guida della sua auto con accanto la nonna novantenne, che non è mai stata né al mare né in montagna in tutta la sua vita. È in viaggio da più di un’ora lungo la vecchia strada provinciale maremmana che porta da un lato a Montalcino e dall’altro a Sasso d’Ombrone, mentre alla radio passa The long and winding road dei Beatles. Il silenzio è tra di loro, la nonna ha scelto di non parlare e guarda intensamente dal finestrino “le tante gambe del bosco”. La misteriosa valigetta nera rubata qualche ora prima è sul sedile di dietro. Giacomo ne è pentito, ma è troppo tardi per tornare indietro. Qualcosa dentro di lui lo spinge a continuare la fuga, senza più voltarsi.
Ha così inizio la trama di “Istruzioni di fuga per principianti”, l’ultimo lavoro di Mirko Tondi, scrittore fiorentino, giornalista, editor e autore di “Io, Carver e il taccuino di Chatwin” e “Nelle case della gente” (vincitore del Premio Letterario BrainGnu) che uscirà nelle librerie il 21 marzo prossimo, edito da Caffèorchidea. Con il motto «letteratura è mondo» la piccola casa editrice, curata da un gruppo di giovani ragazzi preparati e coraggiosi che, ispirati da Antonio Tabucchi, definiscono Caffèorchidea un luogo, una finestra privilegiata dalla quale è possibile osservare il mondo stando semplicemente seduti ad un tavolo, o fra le persone al banco come in un caffè.
“Istruzioni di fuga per principianti” è un breve racconto on the road, un piccolo diario, narrato in prima persona, di una fuga avventurosa che si consuma tra un avvicendarsi di ricordi e riflessioni, di brani musicali rock e immagini di film molto amati dal protagonista.
Giacomo ha trent’anni, è un operaio addetto al montaggio di mobili, un lavoro ripetitivo, dice lui, che non comporta ambizioni. Nella sua vita hanno però contato i numeri, anche se non è un matematico: le centotredici partite di calcio giocate nel campionato dilettanti, i cinquantanove concerti dal vivo, i venticinque esami non sostenuti, i quattro strumenti provati a suonare, i numerosi CD e vinili comprati e i tanti libri non letti e che mai leggerà.
“Difficile dire se sia io a chiamare loro oppure il contrario, cioè se io faccia in modo che i numeri abbiano una reale incidenza nella mia vita o se loro agiscano per conto proprio come creature viventi e magiche, ma in ogni caso tra noi c’è una relazione di qualche tipo, ne sono certo, e fosse pure immaginaria a me sta bene, anzi è un rapporto più duraturo di quello che ho avuto con le tre ragazze più importanti della mia vita”.
Al momento è Mavi l’unica donna che ha nella sua vita una corsia preferenziale. Bella e spietata, dalla sua bocca escono soltanto pensieri incomprensibili, scuri e senza speranza di Camus o Nietzsche. L’unica amica con la quale si lascia andare ai grigiori sentimentali e ai suoi inaccessibili silenzi. A Giacomo piace pensare che il suo lavoro si svolga sostanzialmente in verticale, salendo scale da un pianerottolo all’altro. L’aria che respira giungendo davanti alle porte dei clienti ha un odore neutro, e guardando le case degli altri intuisce da subito chi ci vive. Persone sole, separati, famiglie più che mai unite, depressi cronici ed anche una nuova categoria: i criminali. Una categoria insospettabile, curiosa e affascinante.
Un uomo vestito di tutto punto gli aveva aperto la porta quel pomeriggio, Giacomo era pronto a svolgere il suo lavoro quando la sua attenzione si rivolge al secondo uomo. Seduto in salotto, è impegnato in uno zapping frenetico; ad un certo punto nello scorrere le immagini si ferma sul canale che sta trasmettendo Pulp Fiction. Un segno del destino, pensò subito. Marsellus Wallace era lì, tra lui e i due tipi che a ben guardarli, in giacca e cravatta, sembravano dei broker dell’alta finanza in procinto di compiere una truffa bancaria. E così l’idea di rubare quella valigetta nera, forse contenente un bel mucchio di soldi, gli era venuta all’improvviso, e lo ha fatto. A bordo della sua “utilitaria italiana da proletario”, con una sgommata alla Steve Mc Queen, mentre alla radio passava Take the money and run di Steve Miller Band, Giacomo se ne sta andando via, forse per sempre.
A volte le cose si fanno così, senza pensare. Una fuga da principiante con a bordo i ricordi della propria vita, le emozioni, le delusioni, il dolore, il volto della propria madre e la malattia della nonna e tra palpitazione e sudore ritrovare il senso della vita e la propria identità.
Una storia bella, originale ed avvincente è narrata in “Istruzioni di fuga per principianti”, un breve viaggio tra il desiderio di sognare e il conflitto interiore che porterà Giacomo a giocare un doppio ruolo: l’uomo dominato dal tempo obbediente al sistema e in fuga per la sua libertà.
Istruzioni di fuga per principianti
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