Jalna
- Autore: Mazo de la Roche
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2019
Nella Collana “Le strade” Fazi edita “Jalna” (2019, traduzione di Sabina Terziani), pubblicato per la prima volta nel 1927, riportando in libreria il primo volume dell’appassionante ciclo di romanzi dell’autrice canadese Mazo de la Roche (Newmarket, Ontario 15.01.1879 - Toronto12.07.1961), che tra gli anni Venti e Cinquanta del XX Secolo ebbe un successo clamoroso, con 193 edizioni inglesi, 92 edizioni straniere e undici milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Nella grande sala da pranzo di Jalna, piena di mobili massicci “i Whiteoak potevano bisticciare, rimpinzarsi, bere e quant’altro, sicuri che il mondo non li avrebbe disturbati”. Il più importante tra i ritratti appesi alla parete era quello del capitano Philip Whiteoak, nell’uniforme da ufficiale britannico, il capostipite del clan. Se fosse stato ancora vivo avrebbe avuto più di cento anni, perché era più anziano della sua consorte, Adeline, ancora viva e vegeta e ultranovantenne.
Philip Whiteoak era un gentiluomo ben piantato, di carnagione chiara, dai capelli castani ondulati, occhi azzurri dall’espressione audace e labbra piene e delicate, ma atteggiate a una certa ostinazione. Adeline Court, un’affascinante e ricca giovane irlandese e Philip Whiteoak si erano conosciuti in India, quando l’uomo era militare di stanza a Jalna. Sposatisi a Bombay nel 1848, la coppia aveva deciso di lasciare l’India per il Québec, dove uno zio di Philip era deceduto lasciandogli in eredità un patrimonio considerevole.
Dopo varie traversie, giunti in Québec, Adeline, Philip e due figli in tenera età, erano rimasti solo un anno. Il capitano Whiteoak aveva un amico, un colonnello anglo-indiano in pensione, che si era da tempo stabilito sulle fertili rive meridionali dell’Ontario. “Da noi gli inverni sono miti e nevica poco. L’estate è lunga e produce abbondanti raccolti di frumento e frutta. Si sta formando una piccola comunità di famiglie rispettabili...”, proprio come i Whiteoak.
La decisione era presa: Philip aveva acquistato dal governo un migliaio di acri di terra fertile attraversata da un torrente pullulante di trote maculate che scorreva in fondo a un dirupo e all’interno di quella fertile terra fece costruire una casa che avrebbe eclissato ogni altra dimora della contea.
In un accesso di romanticismo, Philip e Adeline la battezzarono Jalna, in ricordo della postazione militare dove si erano conosciuti.
Ora, negli Anni Venti del XX Secolo, a Jalna, sede di questa grande famiglia inglese dalle salde origini vittoriane trapiantatesi in Canada al termine del XIX Secolo, stavano per avvenire grandi cambiamenti, che avrebbero scombinato quel delicato equilibrio di rigide regole non scritte emanate da nonna Adeline, finora regina indiscussa di quella splendida enclave europea nel cuore del Canada.
Adesso sentivano di aver reciso ogni legame con la madrepatria, anche se poi mandarono i figli a studiare in Inghilterra.
Mazo de la Roche, una delle più importanti e prolifiche scrittrici del XX Secolo, icona della letteratura canadese e prima donna a vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize, riservatissima per quanto riguarda la sua vita privata, con la saga su Jalna, seppe costruire sullo sfondo di un paesaggio selvaggio e immenso come quello canadese, una trama appassionante e coinvolgente ricca di personaggi dalle diverse sfaccettature.
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