James Tissot
- Autore: Non disponibile
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Skira
- Anno di pubblicazione: 2015
- A CURA DI CYRILLE SCIAMA
“Tissot era un pittore femminista? La questione merita di essere posta perché l’artista ha una personalità eccezionale”.
La frase di Cyrille Sciama presente nel catalogo che accompagna la mostra James Tissot, visitabile a Roma presso gli spazi espositivi del Chiostro del Bramante fino al prossimo 21 febbraio 2016, chiarisce il senso profondo della prima grande esposizione in Italia del pittore francese nato a Nantes nel 1836 e morto a Chanecey-Buillon nel 1902. In questa mostra si possono ammirare 80 opere (tra oli e incisioni), provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit Palais e il Museo d’Orsay di Parigi, che raccontano l’intero percorso artistico del raffinato pittore, protagonista dell’élite del suo tempo, e l’influenza che su di lui ebbe l’ambiente parigino e la realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda.
James Tissot, francese di nascita ma britannico di adozione, vissuto a suo agio tra conservatori e liberali, amico di Degas, Manet, Boldini e Whistler, nei suoi quadri celebra la borghesia con le sue donne di sublime fascino e seduzione. La dame à l’ombrelle (Mrs Newton 1878), Portrait of Miss Lloyd (1876), Ces dames de char (1885), tutte figure femminili che rappresentano la massima espressione di quel ceto sociale portato in auge in epoca vittoriana tra rivoluzione industriale e colonialismo. Realizzata a corredo dell’esposizione, questa monografia racconta l’arte e la vita di Tissot, tra Francia e Inghilterra, impressionisti e preraffaelliti, conservatori e liberali, documentando da un lato l’influenza che su di lui ebbero l’ambiente parigino e la realtà londinese, dall’altro il suo incredibile talento di colorista e di fine osservatore. Il volume presenta i saggi di Cyrille Sciama, di Alison Smith, Emanuela Angiuli e Paolo Serafini. Seguono il catalogo delle opere, la biografia e la bibliografia. Jacques Joseph Tissot, figlio di Marcel Théodore, commerciante di stoffe, e di Marie Durand, modista disegnatrice di cappelli, si colloca all’interno della corrente del Realismo sviluppatasi in Francia nel 1840, accanto a Courbet, Daumier e Millet. Il nome francese, naturalizzato inglese, sintetizza gli influssi storico-artistici della sua stessa arte. Al principio i quadri di Tissot “personaggio da romanzo”, prevalentemente di carattere storico, risentono dell’influenza della scuola olandese e, accolti benevolmente dalla critica, esposti al Salon del Louvre nel 1859. Presto Tissot cambiò però il soggetto delle sue opere, dedicandosi alla rappresentazione di ambienti e personaggi della Parigi mondana, esprimendo magistralmente il fascino femminile. La sua precisione è così realistica da far apparire i suoi ritratti come fotografie: costumi e accessori, sono resi con dovizia e ricchezza di particolari, e rivelando i gusti dell’aristocrazia, ostentano lo status sociale dei suoi soggetti. È questa l’epoca in cui Tissot, fedele agli insegnamenti di Ingres e in sintonia con i futuri impressionisti, si libera della tradizione francese e si fa esempio della modernità, nonché emblema dell’atmosfera intellettuale che lo circonda, affermandosi come uno dei ritrattisti più talentuosi della sua generazione. I suoi quadri diventano i soggetti per copertine di libri e riviste. Nel 1873 Tissot decide di trasferirsi a Londra per lasciarsi alle spalle gli orrori di Parigi dopo la guerra franco-prussiana e l’assedio della città (1870-71), e fuggire alle feroci esecuzioni di massa che avvenivano proprio vicino la sua casa. Egli accetta alcune committenze offertegli da amici in Inghilterra, producendo opere pensate appositamente per il mercato inglese, da vendere ed esporre. A Londra si avvicina alla tecnica dell’acquaforte: disegna caricature, dipinge ritratti e soggetti caratterizzati dalla fedeltà realistica e dalla morbida resa cromatica. Inizia a dipingere eventi sociali, gli ambienti e i personaggi, venendo però spesso tacciato di eccesso di precisione realistica. Sempre di questi anni (1876) è l’incontro con Kathleen Newton, giovane donna irlandese con una storia di adulterio alle spalle, che, dopo aver divorziato dal marito Ufficiale dell’Esercito Inglese, una volta tornata a Londra era stata esclusa dalla buona società vittoriana. Kathleen diventa modella e amante di Tissot che, per amor suo, trascura i salotti londinesi. Malata di tisi, Kathleen muore suicida nel 1882. Tissot non si riprenderà mai della sua perdita: vende la casa di Londra ad Alma-Tadema e torna a Parigi. La crisi mistica che deriva dal lutto per Kathleen segna la sua arte: la definitiva conversione al cattolicesimo lo porta a passare il resto della sua vita a illustrare la Bibbia e a viaggiare per dieci anni in Medio Oriente e in Palestina. Rientrato in Francia lavora a una serie di soggetti del Vecchio Testamento che non porterà mai a termine: ottanta di queste opere saranno esposte a Parigi nel 1901, un anno prima di morire all’improvviso nell’agosto del 1902.
Al Chiostro del Bramante sono otto le sezioni tematiche che disegnano il percorso artistico e spirituale dell’artista della Bella Epoque, dandy romantico, attraverso un viaggio cronologico che ne racconta passioni, tormenti e vissuto. Si ha modo di ammirare suggestivi dipinti del pittore alla moda, tra i quali: La figlia del Capitano (1873), La convalescente (1880-1882), La Straniera: La viaggiatrice (1883-1885), lo splendido The Gallery of HSM Calcutta (1876), Portsmouth Dockyard (1877), oltre all’Autoritratto dipinto intorno al 1865. È il teatrale e ammaliante olio su tela La più bella donna di Parigi (1883-1885) (qui accanto), che congeda il visitatore, sedotto da James Tissot, artista particolare, geniale e inclassificabile.
La mostra
- James Tissot
- Chiostro del Bramante
- via della Pace 16,
- 00186 Roma
- 26 settembre 2015 – 21 febbraio 2016
- Ingresso: € 13 - ridotto € 11,00
- Orario: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 21(la biglietteria chiude un’ora prima)
- Info e Prenotazioni: +39 06 916 508 451
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