Jonathan Strange e il signor Norrell
- Autore: Susanna Clarke
- Genere: Fantasy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: TEA
- Anno di pubblicazione: 2007
A dispetto delle oltre 1500 pagine che mi attendevano, mi sono, per così dire, "inoltrata" nella lettura del magico romanzo di Susanna Clarke; sto parlando del libro dal titolo “Jonathan Strange e il signor Norrell” (Teadue, 2007).
Nei tempi della discesa di Napoleone Bonaparte e della guerra contro la Gran Bretagna, proprio qui si risveglia il desiderio di riportare la magia in Inghilterra, ove rimangono solo antiche leggende sul Re Corvo, che ebbe la capacità di fondere il sapere del mondo fatato con la ragione umana! Unico esemplare in grado di effettuare magie, sembra essere il Signor Norrell del titolo, che ha studiato tutti i libri sull’argomento e che si trasferisce a Londra col preciso intento di utilizzare il suo sapere per sconfiggere Napoleone!
“sapeva ciò che i giovani udivano nel rullo del tamburo e negli squilli di tromba e che li spingeva a lasciare le loro case per andare a fare il soldato; e conosceva la tazzina di gloria e la damigiana di infelicità che li aspettavano”.
Restio a condividere il suo sapere, si imbatte in ciarlatani, finti indovini, personaggi equivoci e in un uomo, unico mago "riconosciuto" nella società, dal nome di Vinculus, il quale, appena lo vede, gli annuncia una profezia:
“«Due maghi appariranno in Inghilterra. Il primo avrà paura di me, il secondo vorrà trovarmi, il primo sarà governato da ladri e da assassini, il secondo cospirerà per distruggere se stesso. Il primo seppellirà il suo cuore in un bosco oscuro, sotto la neve, ma continuerà a sentire il suo dolore. Il secondo vedrà ciò che gli è più caro in mano al suo nemico»”.
Chi sarà il secondo? Cosa vorrà mai dire questa profezia?
Una serie di interrogativi si presenteranno nel prosieguo della trama, intessuti di scenari magici, inconvenienti dai contorni gotici, personaggi inquietanti e vittime inconsapevoli, in un percorso avvincente e ben costruito.
Susanna Clarke, però, ha peccato di vanagloria: nel suo intento di fare di questo libro una titanica opera di magia, si perde e fa perdere il lettore tra note ridondanti, spesso superflue, che riescono a infastidire e a distogliere dalle vicende principali. Il lettore ne esce stanco, spesso tentato di abbandonare la lettura, rischiando però, così, di perdersi le ultime mirabolanti, fantasiose e divertenti 400 pagine finali che ripagano dello sforzo fatto!
In definitiva questo romanzo sarebbe stato perfetto se fosse stato ridotto alle 700, 800 pagine utili a conoscere a fondo i personaggi, la loro storia, la rispettiva angoscia e l’epilogo finale, in questi mondi fatati, descritti minuziosamente e in maniera particolareggiata.
“«Oh, dove gli uomini come me usavano andare tanto tempo fa, girovagando per sentieri ignoti agli altri. Dietro il cielo. Dall’altro lato della pioggia»”.
“Chi è stato a dire che un mago deve possedere la sottigliezza di un gesuita, l’ardire di un soldato e la furberia di un ladro? Credo volesse essere un insulto, ma c’è del vero”.
La BBC ha tratto da “Jonathan Strange e il signor Norrell” una serie tv in sette episodi di cui segnalo il trailer:
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